La storia di Sergio, 19 anni, e Gabriella, 83 anni: inquilini contro il caro affitti e la solitudine – Il video

Lo studente e la pensionata hanno trovato una soluzione abitativa a Milano adatta alle loro tasche ed esigenze grazie all’associazione Megliomilano, che mette sotto lo stesso tetto giovani e anziani

Tra quelli che scelgono di fare i pendolari, chi vive con più coinquilini di quanti sperava, e chi si accampa fuori dall’università, per risparmiare sugli affitti fuori misura di Milano c’è anche chi si affida all’ospitalità di anziani soli, giovani coppie e semplici volenterosi che aderiscono al progetto Prendi in Casa uno Studente dell’associazione MeglioMilano. La signora Gabriella ha 83 anni, e ormai tanti studenti sono passati da casa sua. Sergio di anni ne ha 19, ed ha appena iniziato a studiare ingegneria al politecnico. Una convivenza insolita. Economica per lui, e in grado di scacciare la solitudine per lei.


«L’affitto a Milano non era sostenibile»

Bovisa non è vicina al centro di Milano, ma il Politecnico è a due passi. «Cinque minuti in bici», racconta Sergio, bresciano, alla sua prima esperienza fuori casa. Ho valutato le varie opzioni. «L’affitto non era sostenibile, prezzi accessibili si trovavano solo molto fuori dalla città, nonostante lavori come cameriere nei fine settimana. Fare il pendolare con i treni regionali sarebbe stato troppo inaffidabile tra scioperi e ritardi. Mentre un abbonamento al Frecciarossa ha un costo considerevole». «Una mia amica mi aveva parlato di Prendi in Casa, e in breve tempo mi sono orientato verso questa opzione» aggiunge il giovane sotto l’occhio vigile di Gabriella che sulle ore passate in treno a fare il pendolare ha un’opinione netta: «Sono tolte alla vita». La signora ospita anche un altro ragazzo, ma al momento dell’intervista è fuori casa. Entrambi pagano intorno ai 280 euro al mese.


«Le mie amiche che vivono da sole sono più tristi»

«Mi tengono compagnia. Sono vedova e senza di loro soffrirei la solitudine», spiega Gabriella a Open. «Ho fatto la tata per tanti anni. Poi ho scoperto Prendi in Casa. Da qui sono passati 17 ragazzi, e raramente abbiamo avuto diverbi. Qualcuno credeva di dovermi fare da badante, ma non è questo l’accordo. Siamo coinquilini. Le mie amiche che vivono da sole sono più tristi, hanno meno stimoli». I ragazzi occupano le stanze che erano dei figli. La casa è fresca. Arredata con mobili in mogano; le pareti delicatamente gialle. Se non ci sono mai state discussioni, il merito è anche di MeglioMilano che, prima di mettere in contatto chi ospita con chi vuole essere ospitato, conduce dei colloqui per analizzare la compatibilità tra i potenziali coinquilini. Un progetto che va avanti dal 2004.

I numeri

A vivere in maniera simile a Gabriella e Sergio, sono circa 40 nuclei nella città di Milano, spiega a Open l’associazione. Le disponibilità date dai residenti sono una sessantina. Appena un decimo delle oltre 600 richieste che MeglioMilano riceve ogni anno. Un’esperienza fuori dal comune che rimane una goccia nel mare dei quasi 200 mila studenti che se scelgono di vivere nel capoluogo meneghino difficilmente pagano meno di 600 euro al mese per una stanza. Sintomo della necessità, così come in altre città, di interventi strutturali.

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