Attacco a Dnipro, il bilancio sale a 2 morti e 30 feriti. Zelensky: «Colpire una clinica medica è un un crimine contro l’umanità» – Il video

Soccorritori al lavoro per trovare i dispersi: mancano all’appello tre medici

È di 2 morti e 30 feriti il bilancio dell’attacco russo che questa mattina ha colpito una struttura medica a Dnipro, in Ucraina. Mentre ancora era in corso l’allarme aereo nella regione di Dnipropetrovsk è stato lo stesso Volodymyr Zelensky a confermare via Telegram l’attaccoch e a diffondere un video dell’attacco del missile nella cittadina nell’est dell’Ucraina: «I terroristi russi confermano ancora una volta il loro status di combattenti contro tutto ciò che è umano e onesto. Un attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. Le conseguenze dei bombardamenti vengono eliminate e le vittime vengono soccorse. Tutti i servizi necessari sono coinvolti». Stando alle informazioni diffuse dalle autorità locali, tra i feriti ci sarebbero anche due bambini di tre e sei anni. Entrambi, precisa il governatore della regione Serhiy Lysak, sono stati ricoverati e i medici valutano le loro condizioni come «moderate». Sono 30 in totale i feriti in seguito all’attacco missilistico, di cui almeno due in condizioni gravi.


Dopo l’attacco, lo sforzo dei soccorritori si sta concentrando sulla ricerca dei dispersi. Il commissario ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets, scrive su Telgram che quattro persone risultano ancora sotto le macerie, tra cui tre medici. «Questo è l’ex policlinico n.1 del consiglio comunale di Dnipro e ora è una sede dell’ospedale di emergenza. Lì venivano curate persone con disturbi mentali», ha raccontato il sindaco della città, Boris Filatov. In giornata, è lo stesso Zelensky a tornare sul raid aereo russo: «Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità in quanto tale», ha scritto il presidente ucraino su Twitter. «Solo uno stato malvagio – ha aggiunto – può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo».


Credits video: TELEGRAM/Zelensky Official

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