Università, il Mur cerca un esperto per 1250 euro al mese. La replica: «È solo una consulenza»

Due mesi fa la polemica per un bando che prevedeva 15 incarichi a titolo gratuito. Il contratto proposto, della durata di dodici mesi, offre 15 mila euro lordi

Quindicimila euro lordi totali, circa 1250 lordi al mesi per un netto che sfiorerebbe gli 800 euro. Per solo un anno e solo per laureati con laurea magistrale in vari campi ma tutti abbastanza complessi, da Ingegneria gestionale a Informatica. Questa l’offerta per una figura di esperto nella pianificazione e nell’esecuzione degli interventi di trasformazione digitale al Ministero dell’Università e della ricerca. Il bando parla di un profilo con «comprovata esperienza» nello «sviluppo delle competenze digitali, nella realizzazione di interventi analisi e reingegnerizzazione dei processi e di implementazione ed evoluzione dei sistemi informativi a supporto». Ore di lavoro settimanali? Non definite. Il contratto, della durata di 12 mesi, potrebbe prolungarsi qualora il progetto non fosse chiuso. L’avviso, il 453, prevede ancora adesso alla data di stesura di questo pezzo, l’ammontare lordo di 15 mila euro.


L’annuncio sta iniziando a sollevare qualche dubbio sui social. Il ministero dell’Università e della Ricerca, guidato dalla forzista Anna Maria Bernini, non è proprio fortunato con i bandi e le offerte di lavoro. Lo scorso marzo Open sollevò il caso dei 15 esperti ad alta specializzazione da impiegare (senza stipendio) per almeno 18 mesi. Un avviso, poi ritirato, che conteneva un errore tecnico e che la ministra stesso ha definito inaccettabile, annunciando una indagine interna.


L’esperto in trasformazione digitale: i requisiti e le paghe nelle altre PA

Non è ben chiaro se anche stavolta siamo davanti a un errore tecnico. Sta di fatto che per questo incarico i requisiti minimi richiesti per la posizione sono la laurea magistrale in materie che includono Ingegneria gestionale, Informatica o Statistica, oltre ad alcune del settore Economico-aziendale. Viene richiesta anche una «consolidata esperienza in materia di analisi e reingegnerizzazione dei processi, con particolare riferimento ai processi di IT Service Management», la lingua inglese e il saper lavorare e gestire un gruppo di lavoro. Peccato che per figure similari, di alta responsabilità, altre PA paghino molto di più. Un esempio? Nel Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri lo stesso esperto, con un incarico di sette mesi, riceve sui 120mila euro. E per contratti, più lunghi, tre anni, si viaggia sui 110mila euro.

La replica del ministero: «Nessuna subordinazione o esclusività per l’incarico»

«Il ministero dell’Università e della Ricerca ha indetto un bando per l’individuazione di un esperto esterno a supporto dell’attività di transizione digitale delle Direzioni e degli uffici amministrativi. L’incarico ha una durata di 12 mesi prorogabili e non sono previsti subordinazione, esclusività, orari di lavoro o obblighi di presenza predefiniti. Il carico di lavoro e l’impegno richiesto non sono paragonabili ad attività lavorativa di tipo full time o subordinato. Il compenso dunque è in linea con il ruolo richiesto, di raccordo tra il Dicastero e la società Sogei, che è il soggetto preposto per implementare i processi di digitalizzazione previsti dalle normative vigenti».

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