Elezioni in Turchia, Dario Fabbri: «Ecco cosa significa la vittoria di Erdogan» – Il video

L’analisi del direttore della rivista Domino: «Erdogan si è imposto perché racconta un sogno ai Turchi: quello di essere una grande potenza»

Recep Tayyip Erdogan è stato rieletto presidente della Turchia per la terza volta con il 52,1% dei voti. A uscire sconfitto è invece il suo sfidante Kemal Kilicdaroglu, leader dell’opposizione. Ma cosa ha permesso al presidente turco di riaffermarsi anche questa volta alle urne? «Erdogan si è imposto perché racconta un sogno ai Turchi: quello di essere una grande potenza», spiega il direttore della rivista DominoDario Fabbri. E per raccontare questo sogno, il leader di Ankara ha adottato soprattutto una strategia: presentarsi come l’uomo che osa andare contro l’Occidente. Al netto della vittoria, però, Erdogan si ritrova ora a governare un Paese diviso e che prima o poi dovrà fare i conti con la realtà. «La Turchia è un Paese stanco: si è esposta su troppi dossier e ora vorrebbe solo un po’ di respiro e un po’ di soldi – ragiona Fabbri -. I grandi sogni imperiali della Turchia sono vivi ma sono molto velleitari, perché mancano forza economica e volontà popolare».


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