La replica di Marta Fascina al Fatto: «Non è vero che voglio prendermi il logo di Forza Italia»

La “sposa” di Berlusconi smentisce anche l’illazione del suo compagno di scuola a capo del partito

Le parole sono poche e asciutte. Ma il nervosismo di Marta Fascina in compenso sembra essere tanto. «Mi trovo costretta a smentire il fantasioso e menzognero articolo apparso ieri sul Fatto che mi tira in ballo in questioni che attengono alla titolarità del logo di Forza Italia e alla modifica degli assetti di partito. Ribadisco, atteso che forse non è chiaro agli autori dell’articolo e ai maliziosi e interessati suggeritori che lo ispirano, che per mia natura sono abituata a stare un passo dietro al Presidente. Pertanto le questioni di cui si narra esulano da ogni mio interesse e competenza e sono, in ogni caso, tutte (nessuna esclusa) prive di fondamento. Evidenzio infine che le valutazioni e decisioni di natura politica e partitica, presenti e passate, sono frutto della sola volontà del Presidente Berlusconi».


Cosa aveva scritto il quotidiano di Marco Travaglio? Nell’articolo di Gianluca Roselli di ieri si racconta che Fascina ha tentato un putsch nell’organigramma di Forza Italia. Cercando di piazzare il suo ex compagno di scuola Tullio Ferrante nel posto di Antonio Tajani. Ovvero quello di coordinatore nazionale. Poi avrebbe tentato di attribuirsi anche il simbolo del partito. E un notaio milanese sarebbe già stato allertato. In questo caso glielo dovrebbe cedere proprio Berlusconi. Entrambe le circostanze sono smentite nella lettera. Alla quale risponde il direttore: «Gentile on. Fascina, la ringrazio della precisazione, di cui terrò conto. Detto questo, confermo quanto ho scritto, frutto di un meticoloso lavoro giornalistico e di incrocio di diverse fonti. Ma non ho dubbi sul fatto che ogni decisione su FI viene e verrà presa dal presidente Berlusconi».


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