Hong Kong, ondata di arresti nell’anniversario del massacro di Piazza Tienanmen: fermata anche l’icona pro-democrazia Nonna Wong

Decine di poliziotti hanno circondato l’area del Victoria Park e poi fermato i presenti, per perquisirli e interrogarli

Non sono state manifestazioni serene, quelle tenutesi ad Hong Kong per il 34° anniversario della sanguinosa repressione di Piazza Tiananmen in Cina. La polizia, riporta il Guardian, avrebbe infatti effettuato almeno 8 arresti. Di cui uno nei confronti di una nota attivista pro-democrazia: la 67enne Alexandra Wong, conosciuta anche con il soprannome di Nonna Wong. È stata arrestata mentre trasportava alcuni fiori sul luogo delle commemorazioni. Le accuse, a vario titolo, sono di atti sediziosi, condotta disordinata, e violazione della quiete pubblica. Nonostante infatti da anni gli abitanti della città convergano nei dintorni del Victoria Park per commemorare gli eventi del 4 giugno 1989, questo fine settimana l’area è stata circondata da decine di poliziotti che hanno fermato i presenti per perquisire i loro effetti personali e interrogarli.


La discussione su quanto avvenuto nella piazza di Pechino, dove le proteste pacifiche per chiedere un cambiamento politico vennero represse nel sangue, è considerato tabù assoluto dalla leadership comunista cinese. La commemorazione di quegli eventi, come ricorda il Guardian, è vietata sulla terraferma. Per decenni tuttavia, Hong Kong è stata l’unica città cinese con una commemorazione su larga scala: un chiaro indicatore delle libertà e del pluralismo politico garantite dal suo status di semi-autonomia. Ma le cose sono cambiate nel 2020, quando la veglia annuale al Victoria Park è stata vietata. Pechino ha infatti imposto una legge radicale sulla sicurezza nazionale, per reprimere il dissenso dopo massicce e talvolta violente proteste a favore della democrazia.


Leggi anche: