Alessandro Impagnatiello aveva provato a mettersi in proprio: voleva aprire un locale con il fratello Omar Paolo

Ma l’avventura è andata male. La rinuncia risale all’estate scorsa

Alessandro Impagnatiello, il barman dell’Armani Bamboo di Milano che ha assassinato la compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese, aveva provato a mettersi in proprio cercando di aprire un locale insieme al fratello maggiore Omar Paolo. Ma l’avventura è andata male e l’estate scorsa aveva dovuto rinunciarvi. Alla fine del 2018 infatti il barman (classe 1993) e il fratello maggiore (classe 1987) avevano depositato dal notaio Emma Elefante di Nova milanese l’atto costitutivo di una società chiamata “Linea s.n.c. dei F.lli Impagnatiello di Impagnatiello Omar e Alessandro” con sede legale a Milano in via Edolo.


La società Linea s.n.c. dei fratelli Omar e Alessandro

La società avrebbe dovuto acquisire “la gestione di locali di ritrovo e di ristorazione in genere e in particolare bar, caffetteria, paninoteche, tavole calde e fredde”. Con cui somministrare al pubblico “alimenti e bevande in generale. Comprese bevande analcooliche, alcooliche e superalcoliche”. E se ci fosse stata l’occasione anche la possibilità di “produzione artigianale, somministrazione e vendita di prodotti alimentari in genere, o di cibi cotti, precotti, rosticceria, pasticceria fresca e conservata, gelati nonché bevande di ogni tipo”.


Lo scioglimento senza liquidazione

Nel 2019 i fratelli Impagnatiello hanno iniziato a guardarsi in giro cercando qualche licenza con cui potere iniziare quella attività in proprio, ma non hanno trovato occasioni alla portata delle loro finanze. L’anno dopo è scoppiato il Covid e certo il settore è diventato altamente a rischio, e la società in comune senza senso. Convinto dal fratello Alessandro con una certa frustrazione per il fallimento della iniziativa si è recato il 3 agosto dello scorso anno nello studio del notaio di Pero, Luigi Magnano San Lio, chiedendo di sciogliere senza liquidazione (tanto dentro non c’era nulla) la società, cancellandola dal registro delle imprese come poi avvenuto nel giro di pochi giorni.

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