Il governo diventa sponsor della Serie A, la svolta sovranista sul campionato: «All’estero si chiamerà “Made in Italy”»

La sponsorizzazione costerà 10 milioni. L’ad della Lega Calcio Luigi De Siervo dice di voler puntare a un modello ispirato alla Liga spagnola

«Abbiamo chiuso un accordo da 10 milioni a stagione con il Governo. Il nostro campionato fuori dall’Italia si chiamerà Serie A Made in Italy». Il calcio italiano all’estero cambierà nome. A garantirlo è Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, che ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS. Obbiettivo della Serie A è avvicinarsi alla Liga spagnola. «Puntiamo tra i 1.150 ei 1.380 milioni di euro a stagione per l’Italia. Anna Guarnerio, direttrice per i diritti audiovisivi internazionali, sta lavorando per spostare all’estero dai 250 ai 400 milioni di euro. Negozieremo con emittenti, intermediari e anche con fondi che possano commercializzare e distribuire il canale della Serie A, che sarà pronto entro un anno. È una crescita costante. Con la direzione aziendale di Michele Ciccarese, i nostri profitti aziendali sono passati dai 30 milioni di tre anni fa ai 70 di oggi». Inutile dire che il cambio nome sta scatenando qualche dubbio (e perfino ilarità) sui social.


La supercoppa in Arabia Saudita e il razzismo nel calcio italiano

De Siervo parla anche della Supercoppa italiana del prossimo anno. «Abbiamo un accordo importante con l’Arabia Saudita. Durerà quattro stagioni e con questo formato potremmo esportare quattro grandi club italiani». Sul fenomeno del razzismo negli stadi, commentando il recente casi degli insulti verso il calciatore Lukaku, De Siervo ribadisce che «i 170 tifosi che hanno insultato» il campione «non metteranno più piede in uno stadio». «È una cosa che avevamo già fatto e che continueremo a fare. È un problema di educazione globale, di cultura. È un viaggio lungo».


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