Alessandro Migliore, chi è l’agente accusato di tortura a Verona: «Un sadico, gode a ricordare le violenze»

Per il Gip è indispensabile per lui la custodia in carcere

Alessandro Migliore, 24 anni, è uno dei poliziotti accusati di violenze, minacce e tortura a Verone. È originario di Torre del Greco in provincia di Napoli. È esperto di boxe e krav maga, una tecnica di combattimento israeliana. Il Gip ha disposto l’arresto per 5 agenti tra cui un ispettore. Altri 17 sono indagati a piede libero. Secondo le indagini effettuavano pestaggi ai danni di cittadini, quasi sempre stranieri, fermati nel corso di controlli di routine. Un senzatetto di nome Nicolae Daju ha raccontato che in un’occasione Migliore «mi ha afferrato i capelli e trascinato di peso, fino a rinchiudermi dentro una cella con una parete trasparente». Ma dalle carte del tribunale di Verona emerge un ritratto ancora peggiore. Ovvero quello di un giovane poliziotto che «tortura con un sadico godimento».


Le intercettazioni

Anche perché Migliore, secondo il giudice, «manifesta chiara soddisfazione nel rievocare le violenze commesse». Non solo: assume saltuariamente droghe leggere. E arriva persino a rubare la bicicletta che trova incustodite lungo la strada. E uno zainetto che regala alla fidanzata. Il Corriere della Sera racconta le sue intercettazioni con la fidanzata: «Adesso ti faccio vedere io quante capocciate alla porta dai, boom boom boom boom». «E io ridevo come un pazzo», raccontava alla ragazza. Parlava delle “stecche” sul volto dell’uomo, che oggi non ricorda perché nei momenti del fermo era sotto l’effetto di farmaci e alcol, dei calci e dei pugni. «Ho caricato una stecca amo’, bam, lui chiude gli occhi, di sasso per terra è andato a finire, è rimasto a terra», racconta al telefono. A giudizio del gip, proprio per Migliore, «sarebbe stata indispensabile la custodia in carcere».


Tatuaggi e orecchini

Il Corriere dice che Migliore abita in uno degli appartamenti della caserma. Ha tatuaggi e orecchini. E avrebbe fatto parte del gruppo di “Poliziotti ballerini” che avrebbe concorso a depistare la perquisizione di uno straniero. Avrebbe agito proprio per ricambiare un trattamento di favore nel parcheggio di una discoteca. In un’altra conversazione racconta di aver rubato un grammo di hascisc trovato nelle tasche di un uomo con precedenti. Per il gip Migliore mostra «una spiccata propensione criminosa e una spregiudicata modalità di azione, non contenibile in alcuna maniera se non tramite la sottoposizione a misura cautelare». Per questo deve andare ai domiciliari.

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