Gpa, il centrodestra va avanti sul reato universale, nonostante il “no” delle opposizioni. FdI: «Impossibile una sintesi con la sinistra»

Il testo, dopo l’ok della commissione Giustizia, approderà nell’Aula di Montecitorio il prossimo 19 giugno

Sarà Carolina Varchi, deputata di Fratelli d’Italia, la relatrice del testo che punta a trasformare la gestazione per altri – abbreviata come Gpa – in reato universale. La commissione Giustizia di Montecitorio ha approvato il mandato al relatore, nel primo pomeriggio del 15 giugno, così da permettere alla proposta di legge di essere discussa in Aula, a partire da lunedì 19. Le opposizioni hanno votato contro il provvedimento che, nel corso dell’esame in commissione, è stato emendato soltanto una volta: la maggioranza ha voluto puntualizzare che saranno perseguibili esclusivamente le persone che hanno la cittadinanza italiana. Durante la discussione, il più duro, nell’alveo del centrosinistra, è stato il segretario di +Europa Riccardo Magi: «La proposta di legge Varchi per rendere reato universale la gestazione per altri è un obbrobrio giuridico, insostenibile dal punto di vista del diritto e incostituzionale. La surrogazione di maternità, anche di natura commerciale, non è oggetto di convenzioni internazionali che ne prevedano la procedibilità universale ma, al contrario, la pratica è ritenuta lecita nonché regolamentata in altri ordinamenti, anche tra Paesi membri dell’Unione europea».


Il botta e risposta tra Magi e Montaruli e le accuse al Pd: «Vota a favore di una pratica che mercifica la donna»

Magi ha fatto riferimento all’articolo 48 della Carta di Nizza, che impedisce la condanna per un’azione commessa quando il fatto non costituisce reato secondo il diritto interno al Paese dove si trova o al diritto internazionale. In risposta all’esponente di +Europa, Fratelli d’Italia, attraverso una nota di Augusta Montaruli, ha dichiarato: «Prevedere la punibilità del reato commesso all’estero è assolutamente costituzionale tanto più se si tratta del delitto di maternità surrogata. Il divieto a questa pratica è già stato ritenuto legittimo dalla Consulta, mentre è pacifico che rientra nella competenza del legislatore prevedere l’estensione della punibilità del reato anche quando commesso all’estero. Tra la miriade di fattispecie già considerate reati universali dalla legge italiana e mai ritenute costituzionalmente illegittime vi sono delitti meno gravi sia per l’interesse sostanziale, che per la concreta pena che può essere applicata sicché non sussiste alcuna incongruenza tra la proposta di legge di Fratelli d’Italia e quanto già prevede il nostro ordinamento». La vicepresidente del gruppo meloniano alla Camera ha anche accusato il Partito democratico, «che continua ad accodarsi alla sinistra più radicale e votare a favore dell’utero in affitto, una pratica irrispettosa dei principi fondamentali, che mercifica il corpo femminile e vede i figli come merce di scambio».


La relatrice Varchi: «La gestazione per altri è una pratica abominevole»

La relatrice del provvedimento, la meloniana Varchi, ha accusato la sinistra di «aver ceduto a pulsioni radicali» che avrebbero reso impossibile una sintesi tra maggioranza e opposizione. «Sono soddisfatta del lavoro fatto in commissione, dove abbiamo svolto un esame molto approfondito del testo, senza che fossero compressi i tempi di esame. Sono emerse sulla maternità surrogata posizioni contrapposte rispetto alle quali non era possibile una sintesi. Io in Aula rappresenterò una posizione di tutela della dignità delle donne, quindi a sostegno di un provvedimento che vuole impedire che si diffonda una pratica lesiva della dignità della donna. Lo strumento penale è efficace in questo senso, infatti in Italia dove la maternità surrogata è reato, questo fenomeno non si è diffuso. Siamo anche convinti che si tratti di una legge coerente col quadro normativo italiano ed europeo. Dispiace che la sinistra abbia ceduto alle pulsioni radicali, dimenticando che la gravidanza per altri è una pratica abominevole, che anche la Corte di cassazione e la Corte costituzionale hanno dichiarate lesive della dignità delle donne». Lo scontro politico si traslerà nell’Aula di Montecitorio, dunque, il prossimo lunedì. Magi ha confermato che presenterà una relazione di minoranza.

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