Parigi 2024: perquisizioni in corso al comitato d’organizzazione. L’ipotesi sui lavoratori del Mali sfruttati nei cantieri olimpici

Nel mirino quattro colossi dell’edilizia francese. Dietro la denuncia di un gruppo di africani assunto senza contratto e nemmeno una busta paga

Sono in corso delle perquisizioni al comitato d’organizzazione dei giochi olimpici di Parigi 2024. A riportarlo è Le Figaro. Tutto partirebbe dalla denuncia di dieci operai, che hanno lavorato senza documenti nei cantieri della capitale francese. Il gruppo di lavoratori si è rivolto al tribunale del lavoro di Bobigny (Seine-Saint-Denis), denunciando diversi colossi dell’edilizia, al fine ottenere il pagamento degli arretrati salariali e il riconoscimento delle mansioni svolte. La citazione davanti al tribunale del lavoro prende di mira quattro colossi del settore, Vinci, Eiffage, Spie Batignolles e GCC, i principali appaltatori dei futuri siti olimpici, ma anche otto subappaltatori che impiegavano direttamente questi lavoratori africani, molti originari del Mali.


I lavoratori, poi regolarizzati, hanno lavorato senza contratto o busta paga per diverso tempo. Oggi chiedono «il riconoscimento di un contratto di lavoro, riqualificato a pieno titolo e un contratto a tempo indeterminato», ha spiegato all’AFP il sindacalista Richard Bloch, confermando le indiscrezioni di franceinfo. Difensore sindacale presso la CGT, Bloch ha già accompagnato questi lavoratori nel loro processo di regolarizzazione. Nel fascicolo depositato il 31 marzo, sindacato e lavoratori chiedono anche il pagamento degli «arretrati» delle retribuzioni non pagate, il riconoscimento di un «licenziamento senza reale e grave motivo», e infine «la responsabilità dei datori di lavoro» nelle mansioni affidate in modo irregolare.


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