Salvatore Aldobrandi, l’uomo accusato di aver ucciso la fidanzata in Svezia nel 1995: «Mi disse di averla fatta a pezzi»

Le accuse all’ex barman e pizzaiolo: i testimoni, l’auto, il giubbotto, le macchie di sangue

C’è un testimone nel caso di Sargonia Dankha, una 21enne di origini irachene scomparsa in Svezia nel 1995. E accusa proprio Salvatore Aldobrandi. Stamattina, assistito dall’avvocato Andrea Rovere, l’ex barman e pizzaiolo comparirà davanti al giudice dell’udienza preliminare Massimiliano Botta per l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Le carte arrivate da Linkoping, dove viveva la coppia, hanno premesso ai pm Paola Marrali e Matteo Gobbi di aprire l’indagine per omicidio. La relazione tra i due era arrivata al capolinea il 13 novembre del 1995. Lui lavorava in un ristorante italiano. Aveva alle spalle due matrimoni in Svezia, altri due ne contrarrà in Italia. Ha quattro figli.


Le testimonianze

Nel 1994 Aldobrandi ha ricevuto una condanna per maltrattamenti e lesioni nei confronti di una ex che voleva lasciarlo e che lui, secondo l’accusa, ha tentato di strangolare. Nel 1986 ha scontato due anni di carcere per violenza sessuale. Sargonia stessa lo aveva denunciato per maltrattamenti. Ma adesso agli atti ci sono le testimonianze. L’edizione genovese di Repubblica fa sapere che parenti e amici di Sargonia hanno riempito diverse pagine di verbali. Raccontando di una relazione sempre più tossica. Naryen D., cugina della ragazza scomparsa: «Samuel (come si è sempre fatto chiamare Salvatore, ndr) una volta disse “Se non posso averla io, nessun altro l’avrà”». Jenny A., un’amica, racconta: «Lui non tollerava errori da lei. L’ha afferrata e spinta a terra sul pavimento».


L’auto e le macchie di sangue

E ancora: l’ex moglie Karolina V. dice alla polizia che la notte del 13 novembre «Salvatore le aveva chiesto in prestito la sua automobile nonostante fosse privo di patente. La riportò sporca di fango e con i seggiolini dei bambini spostati. L’ex compagno l’aveva invitata a mentire sulla data del prestito della vettura». La polizia scientifica ha trovato tracce del sangue di Sargonia sull’auto e su un giubbotto. Slobodan J., gestore del pub Keith: «Aldobrandi gli aveva confessato di avere ucciso sul letto una donna». Un amico di Slobodan mette a verbale dell’altro: «Mi disse che lo aveva supplicato di avere in prestito un’autovettura per nascondere il cadavere di Sargonia fatto a pezzi a fronte del pagamento di 100 mila corone». Secondo Aldobrandi Slobodan parla per vendetta: gli ha rifiutato un prestito.

11 novembre

L’escalation finisce l’11 novembre. Salvatore scopre che lei ha un nuovo fidanzato. Va a casa sua e la insulta, lo fa anche dai genitori. Lamenta anche un prestito di 25 mila corone per l’acquisto di un appartamento. I genitori trovano la figlia disperata: «Mamma aiutami lui non mi lascia in pace». I tabulati raccontano di raffiche di chiamate dal suo telefono a quello di Sargonia. Il giorno della scomparsa la 21enne viene vista da un’amica in una zona molto vicina a dove abita Salvatore. Poi lui non la chiama più.

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