Roma, maxi rissa nel carcere di Regina Coeli: botte, spranghe e lancio di sedie prima della messa

Coinvolti circa 150 detenuti: tre gli agenti in servizio in quel momento che hanno provato a fermare le violenze

Circa 150 detenuti di due diversi padiglioni si sono fronteggiati con bastoni, spranghe e persino le sedie predisposte per la messa domenicale nel carcere romano di Regina Coeli domenica 25 giugno. A tentare di fermare i rivoltosi si sono ritrovati tre poliziotti. «Poteva essere una carneficina», denuncia il sindacato Sappe. L’incidente è accaduto in mattinata, quando i detenuti dovevano raggiungere la rotonda dell’istituto per il rito domenicale della messa. Una settantina di reclusi della III sezione ha vandalizzato gli oggetti e i mobili presenti nelle celle, ricavando le spranghe con cui intendeva affrontare i detenuti della VI sezione. Gli agenti «hanno fatto veramente l’impossibile per tentare di fronteggiare i rivoltosi», racconta Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sappe. Una sessantina di detenuti della VI sezione sono poi intervenuti per fronteggiare quelli della III. È quindi scoppiata una violenta rissa che rischiava di degenerare ulteriormente. Il sindacato riferisce che un sovrintendente della penitenziaria è riuscito infine a convincere i detenuti a rientrare nelle loro celle, sottolineando come quelli della III sezione fossero i più restii a fermarsi. «Le lotte tra bande sono all’ordine del giorno», denuncia ancora il Sappe, puntando il dito contro «l’immobilismo» dell’amministrazione penitenziaria, «stiamo decidendo di dare vita a breve ad eclatanti azioni di protesta».


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