Torna il Pos obbligatorio in tabaccheria, via libera a sigarette e marche da bollo con la carta

La decisione dell’Agenzia delle Dogane che fa marcia indietro dopo l’eccezione introdotta dall’allora direttore Minenna

Torna per i tabaccai l’obbligo del Pos per i pagamenti elettronici sulle vendite di sigarette, sigari, francobolli e bolli. L’Agenzia delle Dogane ha imposto la marcia indietro con una determinazione del 26 giugno che diventa immediatamente operativa a partire da oggi firmata dal direttore Roberto Alesse, e che cancella la posizione precedente del 25 ottobre 2022 firmata dal predecessore Marcello Milena. Torna così obbligatorio il ricorso al Pos per tutti i rivenditori di generi di monopolio che riguarda quasi 50mila tabaccherie.


Le multe

Chi non permetterà i pagamenti elettronici per sigarette e francobolli rischia di incappare nella doppia sanzione di 30 euro, più il 4% del valore della transazione. Multa introdotta dal 30 giugno 2022 e che il governo Meloni non aveva più modificato, nonostante i diversi tentativi nelle bozze della Legge di Bilancio.


La spinta dell’Agenzia ai pagamenti elettronici

La decisione dell’agenzia del Demanio prende spunto dalla considerazione che, si legge nel provvedimento, «il crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli studenti di pagamento elettronico, oggettivo di innovative politiche commerciali ed iniziative di settore in continua evoluzione, trattandosi di mercato particolarmente dinamico, anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e degli attori». Quindi spiega Alesse «occorre valutare la questione in relazione alle condizioni ad oggi offerte dagli intermediari bancari e finanziari per l’erogazione del servizio».

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