Kataleya scomparsa a Firenze, nuove perquisizioni vicino all’ex hotel Astor. I carabinieri ascoltano (nuovamente) i genitori

Le forze dell’ordine hanno perquisito i locali di una ditta appartenente a due fratelli italiani (terzi, non indagati) e alcuni garage di un condominio di via Monteverdi che confina con l’ex palazzo occupato

I genitori di Kataleya Alvarez, la bambina di 5 anni sparita nel nulla il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze, sono stati ascoltati nuovamente dal comando dei carabinieri del capoluogo fiorentino. È stata la stessa coppia a chiedere di essere nuovamente interrogata dagli investigatori. Per ricomporre il contesto in cui è scomparsa la piccola peruviana, gli agenti hanno perquisito nella giornata di oggi i locali di una ditta appartenente a due fratelli italiani (terzi, non indagati) e alcuni garage di un condominio di via Monteverdi che confina con l’ex albergo, il palazzo occupato, teatro del dramma. Presenti sul posto anche i carabinieri della scientifica che svolgono i rilievi nei box e anche in una vicina cabina dell’Enel. L’attività è finalizzata alla ricerca – anche mediante impiego del luminol – di eventuali tracce utili alle indagini, volte a ricostruire le possibili vie di fuga attraverso cui Kata potrebbe essere stata fatta uscire dal complesso occupato. Nel frattempo, la procura indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, sempre senza indagati. Dopo aver fatto sgomberare il 17 giugno scorso lo stabile occupato e aver proceduto al censimento di chi vi abitava, gli inquirenti hanno sottoposto gli ex occupanti a test del Dna, così come una serie di reperti sequestrati nelle stanze della struttura all’indomani dello sgombero. I risultati dei test, potranno servire per future comparazioni. 


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