In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGMcDonald'sTruffe

La truffa di Flora, 22 anni, che «dopo essere stata licenziata da Mc Donald’s ha guadagnato 28mila euro in due mesi»

Può essere classificata come tentativo di phishing in quanto condivisa in link che riconducevano di volta in volta a diversi portali, molti dei quali adesso sono stati chiusi

Vi piacerebbe guadagnare 28mila euro in due mesi? Probabilmente sì: ecco perché torna ciclicamente a circolare sui social la presunta storia di una giovane donna che sarebbe riuscita nell’impresa. Ma state attenti a cascare nel tranello: non si tratta che di una favoletta, che molto spesso nasconde tentativi di truffa.

Per chi ha fretta:

  • Sta circolando sui social, in particolar modo nei gruppi locali, la storia di una giovane che dopo essere stata licenziata da Mc Donald’s avrebbe guadagnato 28mila euro in soli due mesi.
  • Si tratta di una storiella inventata e priva di qualsiasi riscontro nella realtà.
  • Può essere classificata come tentativo di phishing in quanto condivisa in link che riconducevano di volta in volta a diversi portali, molti dei quali adesso sono stati chiusi.

Analisi

«Subito dopo essere stata licenziata da Mc Donald’s Flora, 22 anni, di Cuneo, ha guadagnato incredibili 28mila euro in soli due mesi!». Questa scritta appare come il titolo di un articolo condiviso nel gruppo CUNEO ANNUNCI. «È straordinario assistere all’incredibile ascesa di una donna di 22 anni che ha iniziato a lavorare da McDonald’s e ora ha raggiunto un successo straordinario senza una laurea o competenze specifiche. Il suo viaggio è una testimonianza del potere di trasformazione dell’ambizione, del duro lavoro e della ricerca incessante delle proprie passioni», commenta l’utente che ha condiviso il link.

Cercando riscontro di una simile mirabolante impresa altrove, attraverso una ricerca Google, scopriamo che la stessa storia è stata già raccontata. O meglio, condivisa. Ogni volta, però, cambia il luogo indicato, che sembra rispecchiare il nome del gruppo Facebook all’interno del quale viene condiviso il link. Nel gruppo “Sei di Binasco se”, infatti, il titolo colloca la vicenda proprio a Binasco. Nel gruppo “VENDO. ROSOLINI E DINTORNI”, con poca sorpresa, scopriamo che lo stesso episodio avrebbe avuto luogo a Rosolini. Sembra quasi che un algoritmo abbia declinato automaticamente la presunta notizia adeguandosi ai luoghi dove sarebbe stata condivisa, per attirare l’attenzione degli utenti.

Come gli internauti meno ingenui avranno già intuito, infatti, non esiste nessuna Flora che dopo essere stata licenziata da McDonald’s ha guadagnato 28mila euro in due mesi. Molti dei siti che si aprono cliccando il link in questione risultano chiusi. Altri, come questo, riconducono a portali completamente scollegati dalla vicenda: in questo caso, per esempio, veniamo ricondotti a una pagina che suggerisce preventivi per ristrutturazione di appartamenti o installazione di pannelli fotovoltaici.

Anche le immagini usate per dare credibilità alla storia risultano prive di fondamento. Non solo la macchina parcheggiata al di fuori del garage potrebbe essere di chiunque, ma cercando il volto della ragazza in copertina non troviamo alcun collegamento con una 22enne italiana che sarebbe riuscita ad arricchirsi in breve tempo. Semmai troviamo lo scatto collegato in moltissimi contesti a riviste o idee per tagli di capelli all’ultimo grido, e in circolazione da diversi anni.

Conclusioni

La storiella secondo cui una certa Flora si sarebbe licenziata da Mc Donald’s e avrebbe guadagnato 28mila euro in due mesi è semplicemente falsa. Può essere classificata come tentativo di phishing (tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale), in quanto condivisa in link che riconducevano di volta in volta a diversi portali, molti dei quali adesso sono stati chiusi.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Per chi ha fretta:

Articoli di FACT-CHECKING più letti