Moldavia, uomo apre il fuoco e prende ostaggi all’aeroporto di Chisinau: due morti. «È stato un militare russo, forse della Wagner»

Negli scorsi mesi la presidente Maia Sandu aveva accusato la Russia di voler usare «sabotatori stranieri» per rovesciare il suo governo

Due persone sono state uccise in una sparatoria nell’aeroporto di Chisinau, in Moldavia. Ad aprire il fuoco, scrivono i media locali, sarebbe stato un militare russo, forse appartenente alla brigata dei mercenari del Gruppo Wagner. Secondo la ricostruzione fornita dal ministero dell’Interno moldavo, l’uomo avrebbe aperto il fuoco contro una guardia di frontiera dopo che gli era stato vietato l’ingresso nel Paese. A quel punto, si sarebbe barricato in una stanza con degli ostaggi. Le persone sono state evacuate dall’edificio e l’aeroporto è stato chiuso. La polizia è poi riuscita a intervenire per liberare gli ostaggi e ha arrestato l’uomo, rimasto ferito. Le vittime accertate sono due: una guardia di frontiera e un addetto alla sicurezza dell’aeroporto. Il ministero dell’Interno moldavo ha fatto sapere che l’aggressore sarebbe arrivato a Chisinau a bordo di un volo proveniente dalla Turchia. Tutti i voli in arrivo o in partenza dallo scalo sono stati posticipati fino a quando l’incidente non sarà completamente chiuso. Negli scorsi mesi, la presidente moldava Maia Sandu aveva accusato la Russia di voler usare «sabotatori stranieri» per rovesciare il suo governo europeista.


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