Francia, in migliaia ai funerali del 17enne ucciso da un poliziotto. Cori e cartelli fuori dalla moschea: «Giustizia per Nahel»

Oltre 1.300 fermi nella quarta notte di violenze dopo l’uccisione del giovane durante un controllo stradale. Intanto, Macron rinvia la sua visita in Germania

Migliaia di persone si sono riunite oggi, sabato 1° luglio, nella moschea Ibn Badis di Nanterre, per i funerali del 17enne Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto durante un controllo stradale. Come richiesto dagli avvocati della famiglia, quella di oggi è stata «una giornata per la famiglia, di raccoglimento», hanno scritto i legali in un messaggio in cui hanno chiesto a tutti la massima riservatezza. In mattinata, il corpo del giovane – in una cassa bianca – era stato portato a spalla da 8 persone fino alla moschea. Un cordone di sicurezza era stato organizzato intorno alla zona, con una trentina di persone in gilet giallo fluorescente che garantivano il passaggio. Tanti i cartelli e gli slogan: «Giustizia per Nahel», urlano le persone presenti. Dopo la preghiera, la bara del 17enne è stata portata fuori e caricata su un carro funebre. Il corteo, scortato da ragazzi in motorino e da diverse migliaia di persone che seguiva a piedi, si è poi diretto verso il cimitero del Mont-Valérien, fra grida di «Allah Akbar» e – ancora una volta – «Giustizia» per il 17enne. Prima dell’inizio della cerimonia funebre di Nahel, una lunga fila di amici e conoscenti ha reso omaggio al corpo nella camera ardente dove al suo interno si trovava la madre del ragazzo, la nonna e alcuni vicini.


Oltre 1.300 i fermi durante la quarta notte di disordini

Nel frattempo, il ministero dell’Interno ha fatto sapere che oltre 1.300 fermi sono stati effettuati la notte scorsa nei disordini in Francia. In totale – si legge nel comunicato – le forze dell’ordine hanno compiuto 1.311 fermi, di cui 406 a Parigi e nelle vicine banlieue. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha chiesto inoltre alle assicurazioni di prorogare i termini per la denuncia di sinistri, di ridurre le franchigie e di risarcire rapidamente i commercianti e i professionisti che sono rimasti vittima delle violenze durante le proteste. «Abbiamo chiesto alle assicurazioni di mostrare la massima semplicità nel trattamento delle pratiche» relative alle denunce di danni per le violenze nelle manifestazioni, ha detto il ministro, sottolineando di aver domandato anche di «ridurre al massimo le franchigie e accelerare i risarcimenti il più possibile». Le Maire ha anche chiesto alle banche «la massima comprensione in termini di trattamento delle scadenze» per i commercianti e colpiti.


Macron rinvia la visita in Germania

Il presidente francese, Emmanuel Macron – secondo quando riferisce l’Eliseo – ha rinviato la sua visita di Stato in Germania. La conferma è arrivata in queste ore anche dalla presidenza tedesca: «Il presidente francese Macron ha parlato oggi al telefono con il presidente tedesco (Frank-Walter) Steinmeier e lo ha informato della situazione nel suo Paese», si legge nel comunicato. «Il presidente Macron ha chiesto un rinvio della sua prevista visita di Stato in Germania», ha aggiunto. L’Eliseo ha dal canto suo fatto sapere che Macron aveva espresso il desiderio di rimanere in Francia nei prossimi giorni, vista la situazione in Francia. Al momento nessuna nuova data è stata concordata per la visita rinviata.

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