Nuovi dettagli emergono in merito all’incidente avvenuto ieri, 1 luglio, sulla Laurentina, a Roma. È risultato negativo ai test alcoli e droga il ventenne alla guida del suv Tesla che sfrecciava contromano e ha finito per schiantarsi contro una Lancia Y, uccidendo la donna a bordo del mezzo. Pertanto l’ipotesi che emerge dai primi rilievi dei vigili urbani, scrive Il Messaggero, è che il ragazzo abbia perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia opposta a tutta velocità. Lui stesso ha ammesso: «È vero stavo correndo, ho travolto quell’auto perché ho tentato di scartarla».
Chi c’era a bordo
A bordo della Tesla c’erano cinque ragazzi, tutti coetanei, sulla ventina. Due di loro sono rimasti feriti e portati all’ospedale Sant’Eugenio, ma non sarebbero in pericolo di vita, secondo quanto riporta Roma Today. Sono stati sequestrati i telefoni cellulari di ciascuno di loro. L’obiettivo e cercare di capire se al momento dell’incidente i giovani stessero facendo video, chat o dirette social. Un’accortezza probabilmente motivata dal fatto che è ancora tristemente fresco, nella memoria collettiva, il ricordo dell’incidente che ha visto coinvolto il gruppo di youtuber The Borderline, e che è costato la vita a Manuel, il bambino di 5 anni morto nello scontro. Sequestrati anche, scrive il Corriere della Sera, entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente di ieri. Saranno sottoposti a perizie tecniche per stabilire se ci sia stato qualche malfunzionamento.
Il testimone
Il guidatore della Tesla sulla Laurentina, E. E., è un ragazzo romano, e adesso rischia l’accusa di omicidio stradale. Il mezzo su cui viaggiava, secondo quanto accertato dagli agenti, era intestato alla società di suo padre, una ditta specializzata nella pulizia delle auto di lusso. E aveva una potenza di centinaia di cavalli. «Appena ho visto quel bolide sfrecciare – ha raccontato uno dei testimoni – ho chiamato subito gli agenti della Municipale. L’ho visto scartare le macchine e poi imboccare la strada contro mano dopo la rotatoria. È stato terribile. Poco dopo ho sentito un boato e ho capito che era accaduto il peggio».
I commenti sui social
Nei gruppi Facebook locali, citati da Fanpage, qualcuno sottolinea come sul luogo dell’accaduto vi sia una corsia preferenziale che rende difficile rimanere sulla propria corsia di marcia in curva. Ovviamente, a causa della velocità troppo alta. Elemento che potrebbe, a detta degli utenti, aver favorito l’incidente. Intanto l’intero quartiere di Cinque colline, si stringe attorno alla vittima: «Era un’amica, i suoi gatti e i suoi cani che fine faranno? Ci teneva moltissimo, dobbiamo aiutarli».
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