La regista Comencini contro Sgarbi: «Ha offeso tutte le donne. Non vado più al Maxxi a presentare il mio libro»

La regista e il filmato: erano lì in una veste istituzionale

La regista e scrittrice Cristina Comencini deve presentare domani, martedì 4 luglio, il suo nuovo libro “Flashback” al Maxxi. «Ma ho deciso che non lo farò», annuncia oggi a Repubblica. «Non me la sento più dopo aver sentito un sottosegretario alla Cultura parlare in quel modo delle donne», aggiunge nel colloquio con Concetto Vecchio. Comencini parla dopo aver visto il video dell’intervento di Vittorio Sgarbi con Alessandro Giuli: «La prima cosa che ho pensato è che stavano parlando dentro un museo progettato dall’architetta di origini irachene Zaha Hadid. Banalizzavano in quel modo le donne proprio dentro un luogo creato da un genio femminile: non ci poteva essere scarto maggiore».


I protagonisti del video

Quello che colpisce di più la regista del filmato è che «i protagonisti di quel video erano lì in una veste istituzionale, non erano tre amici al bar: quel sottosegretario e quel direttore rappresentano quindi anche me. E le donne rappresentano il 50 per cento dell’umanità, non è che ci sono più opzioni per parlarne, l’unica lingua, in quel luogo, non può che essere quella del rispetto». Comencini solidarizza con le dipendenti del Maxxi che si sono ribellate. «Perché è in quanto istituzione che è stata commessa l’offesa. Anche quando denunciavamo il comportamento di Berlusconi con Se non ora quando lo chiamavano sempre “il presidente del Consiglio”». La regista e scrittrice dice che non le competono le eventuali dimissioni di Sgarbi: «Non faccio politica. È giusto che lo chiedano, se lo ritengono, i partiti in Parlamento». Ma su una cosa è molto chiara: «È stata commessa un’offesa non solo alle donne, ma anche alla cultura e alle istituzioni italiane. È triplice».


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