Le mille parrucche di Yevgeny Prigozhin e la spiegazione del Gruppo Wagner: «Le usava come travestimenti per andare all’estero» – Le foto

Durante le perquisizioni, le forze dell’ordine russe hanno trovato parrucche, abiti militari, occhiali e barbe finte

Durante le perquisizioni delle forze dell’ordine russe nell’ufficio e nella casa di Yevgeny Prigozhin c’è stato un ritrovamento piuttosto bizzarro: un numero non meglio precisato di parrucche. I filmati delle perquisizioni sono stati trasmessi ieri, 5 luglio, durante il programma 60 Minuti sul canale statale Russia1 e mostrano un vasto arsenale di fucili, pistole, munizioni, lingotti d’oro, passaporti, pacchi di denaro e, appunto, alcune parrucche. E sono proprio queste ultime ad aver suscitato la curiosità di molti spettatori russi. Al punto che oggi è lo stesso Gruppo Wagner, tramite il proprio canale Telegram, a intervenire sulla questione. Il motivo per cui Prigozhin teneva in casa parrucche e travestimenti è presto detto: «Per i viaggi all’estero – chiarisce il gruppo di mercenari -. Ed ecco alcuni selfie di Prigozhin dopo la reincarnazione». Sul canale Telgram, il Gruppo Wagner condivide sei selfie scattati proprio dal leader dei mercenari, con tanto di descrizione. In una foto, per esempio, si vede Prigozhin mentre indossa una divisa simil-militare e un berretto. In questo caso, spiega la Wagner, si stava travestendo da «funzionario del ministero della Difesa in Sudan». In un altro scatto, il leader dei mercenari appare con occhiali da sole scuri e una lunga barba per assomigliare a un «assistente diplomatico di Abu Dhabi». Ma i travestimenti non si fermano qui. Dalla chat Telegram spuntano altri 4 selfie di Prigozhin in altrettante reincarnazioni: tenente anziano di Bengasi, colonnello di Tripoli, mercante della Siria e comandante sul campo Mohammed.


Leggi anche: