Spunta un nuovo messaggio di Prigozhin furioso contro i media russi: «Bastardi. Prima ammiravate la Wagner, ora ci versate veleno»

Dopo il silenzio di questi giorni, il leader dei mercenari lancia un discorso al veleno contro le tv di Mosca: ecco cosa ha detto

Prima il tentato golpe, poi il silenzio. Ora la ricomparsa sui social. Sono giorni che ci si chiede dove sia finito Yevgeny Prigozhin, leader del Gruppo Wagner. Dopo giorni di interrogativi, il fondatore della compagnia di mercenari spunta nuovamente e lo fa con un discorso al veleno contro i media russi. «Leggere i giornali e sentire certe storie in televisione mi fa stare molto male», premette Prigozhin, riportato dal giornale Novaya Gazeta e dall’agenzia di stampa Ansa. «Sono i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno. Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa», ha aggiunto.


Prima apparizione video di Shoigu

Non solo il nuovo messaggio di Prighozin. Oggi c’è stata anche la prima apparizione pubblica del ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, scomparso dai radar dal 24 giugno, il giorno in cui le milizie della Wagner hanno inscenato la marcia su Mosca per ribellarsi alla leadership militare del Cremlino. A rompere il silenzio è stato il servizio stampa del ministero della Difesa che ha diffuso un video in cui si vede Shoigu che ispeziona l’organizzazione dell’addestramento dei soldati delle nuove formazioni presso i campi di addestramento del distretto militare meridionale. Non si sa, però, se il video e l’ispezione siano recenti o se le riprese siano passate.


Ma quindi dov’è Prigozhin?

Dove sia il leader della Wagner resta un interrogativo ancora aperto. Nei giorni scorsi, i capi di stato hanno tentato di avanzare delle ipotesi su dove possa trovarsi. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sostiene che sia a San Pietroburgo o a Mosca, ma sicuramente – sempre a suo dire – non è in territorio bielorusso. Dal canto loro, in Russia fanno sapere – attraverso la voce di Dmitry Peskov – che il Cremlino «non ha né la possibilità né la voglia» di seguire i movimenti del leader Wagner. E anche dagli Stati Uniti non arrivano chiarimenti dopo che il vice portavoce Andrew Bates in un punto stampa del 6 luglio ha dichiarato che «gli Usa non hanno nessuna informazione sul luogo in cui si trova». Quel che è certo, con il nuovo messaggio di oggi, è che Prigozhin è furioso della narrazione che Mosca sta facendo del gruppo Wagner.

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