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Svezia nella Nato, l’annuncio di Stoltenberg: «Erdogan ha detto sì, presto la Turchia ratificherà l’adesione». I punti dell’accordo

10 Luglio 2023 - 23:15 Simone Disegni
L'esito a sorpresa dei negoziati a poche ore dall'apertura del summit Nato di Vilnius: Stoccolma mette nero su bianco il suo impegno nella lotta all'antiterrorismo e alla cooperazione economica

Dopo mesi di trattative complicatissime, la Svezia potrebbe essere infine a un passo dall’adesione alla Nato. Il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha infatti annunciato questa sera che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan «ha concordato di proporre al proprio Parlamento di ratificare l’ingresso della Svezia nella Nato il prima possibile». Sarebbe così giunto a conclusione positiva il lungo negoziato, ultimato proprio oggi con un incontro trilaterale condotto dallo stesso Stoltenberg, tra i due Paesi. Per mesi, dopo aver concesso luce verde all’adesione della Finlandia, la Turchia ha tenuto bloccato l’ingresso di Stoccolma nella Nato per una serie di dinamiche pendenti nei rapporti bilaterali: prima fra tutte l’accoglienza riservata nel Paese scandinavo a attivisti/combattenti curdi più o meno esplicitamente affiliati al Pkk che la Turchia considera un’organizzazione terroristica. Secondo quanto filtra su Bloomberg, a consentire il colpo di scena – proprio alla vigilia del vertice dell’Alleanza che si apre domani a Vilnius – sembra siano state le rassicurazioni del governo svedese sulle richieste chiave di Ankara – a partire proprio dal «trattamento» dei separatisti curdi in Svezia. Al contempo, facendo eco allo «scambio di cortesie» diplomatico evocato questa mattina da Erdogan, l’Unione europea avrebbe acconsentito a ridare slancio ad alcuni capitoli dei negoziati della Turchia per l’adesione: non in vista di un effettivo ingresso del Paese nell’Ue, ma tale da consentirgli ad esempio di accedere all’unione doganale o di consentire ai suoi cittadini di poter viaggiare in Europa senza necessità di visti. Si attendono conferme ufficiali da parte turca dell’accordo annunciato. Se queste arriveranno, mancherebbe a questo punto soltanto il sì dell’Ungheria – unico altro Paese Nato mancante – per avallare ufficialmente l’ingresso della Svezia nella Nato, richiesto lo scorso anno insieme alla Finlandia dopo l’aggressione russa dell’Ucraina.

Le parole del segretario generale

«Siamo stati in grado di riconciliare le preoccupazioni della Turchia e della Svezia, ora abbiamo nel testo concordato fatti passi avanti su come implementare la lotta al terrorismo, lavorare insieme come alleati e far sì che le restrizioni sull’export delle armi da Stoccolma ad Ankara siano rimosse», ha detto Stoltenberg nel corso della conferenza stampa. Alla Nato, ha poi aggiunto, verrà creato una figura ad hoc di “Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo”. «Oggi è un giorno storico. Abbiamo un chiaro impegno da parte di Ankara di presentare la ratifica dell’adesione della Svezia al Parlamento il primo possibile e di lavorare perché essa avvenga il prima possibile. Ma non è mio compito dare dei tempi su quanto tempo ci vorrà, dobbiamo rispettare i tempi del Parlamento turco», ha aggiunto. Quanto allo scoglio restante dell’Ungheria, ha detto Stoltenberg, «credo che il problema verrà risolto». Su Twitter, anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso soddisfazione: «Una tappa storica a Vilnius. Accolgo con favore l’importante passo che la Turchia ha promesso di compiere, per ratificare l’adesione della Svezia alla Nato».

I punti salienti dell’accordo

Nel comunicato congiunto alla fine dell’incontro emergono i punti principali che hanno portato all’accordo tra i due Paesi per l’ingresso della Svezia nella Nato. «Dall’ultimo vertice Nato, la Svezia e la Turchia hanno lavorato a stretto contatto per affrontare le legittime preoccupazioni della Turchia in materia di sicurezza. Nell’ambito di questo processo, la Svezia ha modificato la propria costituzione, ha cambiato le proprie leggi, ha ampliato in modo significativo la cooperazione antiterrorismo contro il PKK e ha ripreso le esportazioni di armi verso la Turchia, tutti passi previsti dal Memorandum trilaterale concordato nel 2022», si legge nel testo, «Svezia e Turchia concordano oggi di continuare la loro cooperazione sia nell’ambito del Meccanismo Congiunto Permanente Trilaterale istituito al Vertice Nato di Madrid del 2022, sia nell’ambito di un nuovo Patto di Sicurezza bilaterale che si riunirà annualmente a livello ministeriale e creerà gruppi di lavoro a seconda dei casi. Alla prima riunione di questo Patto di sicurezza, la Svezia presenterà una tabella di marcia come base della sua lotta continua contro il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni verso la piena attuazione di tutti gli elementi del Memorandum trilaterale, compreso l’articolo 4. La Svezia ribadisce che non fornirà sostegno all’Ypg/Pyd e all’organizzazione descritta come FETÖ in Turchia». E ancora: «Sia la Svezia che la Turchia hanno convenuto che la cooperazione antiterrorismo è uno sforzo a lungo termine, che continuerà anche dopo l’adesione della Svezia alla Nato. Il Segretario Generale Stoltenberg ha inoltre ribadito che la Nato condanna categoricamente il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. La Nato intensificherà significativamente il suo lavoro in questo settore, anche attraverso l’istituzione da parte del Segretario Generale, per la prima volta alla Nato, della carica di Coordinatore speciale per l’antiterrorismo».

«Ci impegniamo a rispettare il principio secondo cui non devono esistere restrizioni, barriere o sanzioni al commercio e agli investimenti nel settore della difesa tra alleati. Ci adopereremo per eliminare tali ostacoli», prosegue il comunicato, «la Svezia e la Turchia hanno inoltre concordato di intensificare la cooperazione economica, attraverso il Comitato economico e commerciale congiunto Turchia-Svezia (Jetco). Sia la Turchia che la Svezia cercheranno di massimizzare le opportunità per aumentare gli scambi e gli investimenti bilaterali. La Svezia sosterrà attivamente gli sforzi per rinvigorire il processo di adesione della Turchia all’Ue, compresa la modernizzazione dell’Unione doganale Ue-Turchia e la liberalizzazione dei visti». «Su queste basi», si conclude il testo, «e considerati gli imperativi della deterrenza e della difesa dell’area euro-atlantica, la Turchia trasmetterà il Protocollo di adesione della Svezia alla Grande Assemblea Nazionale e lavorerà a stretto contatto con l’Assemblea per assicurarne la ratifica».

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