Anche Zelensky andrà al vertice Nato di Vilnius. E l’Ucraina ora crede nella riconquista di Bakhmut

Il presidente ucraino sarà al summit mercoledì per premere ancora una volta per l’adesione di Kiev all’Alleanza: forte anche dei risultati della sua controffensiva

Ci sarà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Vilnius, capitale della Lituania, per il vertice dei Paesi membri della Nato che si apre domani. Lo si evince dalla versione aggiornata del programma ufficiale dell’evento pubblicata sul sito dell’Alleanza. Zelensky dovrebbe essere al summit nella seconda e ultima giornata di lavori, quella di mercoledì 12 luglio. Stando all’ultima versione dell’agenda dell’evento, il presidente ucraino terrà in quella mattinata un incontro bilaterale e poi una conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Ad anticipare la notizia era stata nelle scorse ore Bloomberg, sottolineando come l’obiettivo della visita in presenza di Zelensky nel Paese che come altri ha abbracciato convintamente la Nato dopo il collasso dell’Unione Sovietica sia quello di rinnovare la causa dell’adesione di Kiev all’Alleanza atlantica. Uno scenario che pure il presidente americano Joe Biden ha esplicitamente escluso negli ultimi giorni, sino a che la guerra sarà in corso: «Vorrebbe dire entrare tutti in guerra contro la Russia», ha chiuso la porta Biden. Ma Zelensky non è tipo da arrendersi facilmente, e Stoltenberg – appena prorogato alla guida dell’Alleanza per un altro anno – tiene a mostrare comunque il più sentito supporto alla causa ucraina accogliendo con tutti gli onori il suo leader.


Ritorno a Bakhmut

Sul terreno del conflitto intanto oggi le autorità militare ucraine hanno annunciato di aver fatto importanti passi avanti in vista della possibile riconquista di Bakhmut, la città dell’Est del Paese presa a maggio dai combattenti del gruppo Wagner per conto di Mosca dopo un lungo assedio. Secondo quanto dichiarato dalla viceministro alla Difesa Ganna Malyar, le forze russe sarebbero ora essenzialmente «intrappolate» nella città, considerato che quelle ucraine hanno conquistato alcune alture strategiche attorno alle città, da cui sono in grado di controllare «le entrante, le uscite e i movimenti del nemico», a portata di fuoco per l’artiglieria di Kiev. Sempre nella giornata di oggi le truppe di Mosca hanno proseguito al contempo i loro bombardamenti su diverse zone dell’Ucraina. Ad essere prese di mira, secondo fonti di Kiev, in particolare le cittadine di Avdiivka e Gostroy, nella regione del Donetsk, dove almeno due persone sono rimaste uccise, ma anche gli oblast di Mykolaiv e di Cherson, nel Sud del Paese.


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