La social card del governo per fare la spesa, come funziona «Dedicato a te» e chi può averla

Dal 18 luglio verranno inviate le prepagate ai beneficiari: a chi è rivolto il bonus e quanto vale

Un bonus una tantum per le famiglie in difficoltà, contro l’inflazione e il caro prezzi che ha inciso sul potere d’acquisto di molti italiani. Dal 18 luglio i Comuni invieranno ai beneficiari della misura una carta prepagata per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, rivolta alle famiglie a basso reddito. La misura è stata inserita nella legge di Bilancio 2023 dal governo Meloni e verrà presentata martedì 11 luglio: previsto uno stanziamento di 500 milioni di euro per circa 1,4 milioni di nuclei familiari a cui è rivolta.


Importo del bonus e beneficiari

«Dedicato a te» è il nome della carta elettronica di pagamento prepagata che verrà distribuita da Poste Italiane tramite Postepay negli uffici postali, con le modalità contenute nelle comunicazioni che verranno inviate dal 18 luglio. Si tratta di una carta nominativa, con un contributo unico di 382,50 euro per le persone con un reddito Isee fino a 15mila euro. Previsto un solo contributo per nucleo familiare. È valida per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, escluse bevande alcoliche. Non è necessario fare richiesta per riceverla: a individuare i beneficiari saranno i Comuni grazie alle banche dati dell’Inps. Come si legge nel decreto interministeriale del 18 aprile 2023, «il contributo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del presente decreto includano titolari di: reddito di cittadinanza; reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di Nuova assicurazione sociale per l’impiego – Naspi – e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – Dis-Coll; Indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni – Cig; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato».


l termine era inizialmente previsto per la fine di giugno, ma è slittato, come comunicato da Inps il 26 giugno, perché «in base ad alcune segnalazioni pervenute dai Comuni, è emersa l’esigenza di rendere più flessibili le modalità di gestione delle liste dei potenziali beneficiari del contributo da parte dei Comuni, al fine di garantire la piena attuazione delle finalità di sostegno del Fondo Alimentare». Tutti gli ulteriori dettagli verranno discussi e presentati in conferenza stampa martedì 11 luglio dai ministri Giancarlo Giorgetti, Elvira Calderone, Francesco Lollobrigida, oltre al presidente dell’Anci Antonio Decaro, a quello di Federdistribuzione Carlo Alberto Buttarelli, al direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi, al direttore generale di Postepay Laura Furlan, e ad esponenti del Terzo settore.

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