La versione del compagno di Santanché sull’affare della villa a Forte dei Marmi: la sua verità sui tempi e quanto hanno incassato

Secondo Dimitri Kunz ci sarebbero voluto mesi per chiudere la trattativa di vendita e il guadagno finale sarebbe stato ben inferiore a quanto stimato dal quotidiano Domani

Prova a fare chiarezza Dimitri Kunz, compagno della ministra Daniela Santanché, sull’affare immobiliare della villa a Forte dei Marmi di cui ha raccontato il quotidiano Domani. Una compravendita che per il giornale diretto da Emiliano Fittipaldi sarebbe durata meno di un’ora e che avrebbe fatto guadagnare circa un milione di euro al presunto principe e a Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa. Nella sua versione dei fatti, Kunz spiega che quanto sostenuto dal Domani è «sostanzialmente falso» e totalmente legale, come lo stesso quotidiano scrive «seppur volutamente in una sola riga», spiega Kunz in una nota in cui attacca anche «l’effetto scandalistico basato sui “58 minuti” tra l’acquisto e la vendita» che è «intenzionalmente impressionistico e sostanzialmente falso».


I tempi per l’affare

Kunz spiega che l’operazione immobiliare è «durata più di un anno, nasce da una precisa richiesta del venditore, professor Alberoni, assistito da un’avvocatessa milanese». A proposito del prezzo di 3,45 milioni per la villa da 350 metri quadrati, Kunz aggiunge: «è esattamente quello richiesto dallo stesso professore per l’immobile che era frutto di una eredità non chiusa con sette coeredi, legatari e asseriti creditori. Al professore, sono stati versati molti mesi prima (e non 58 minuti) durante il preliminare di vendita, una parte del prezzo richiesto e accettato. Ho chiesto a Laura De Cicco di condividere con me il rischio esistente in questa operazione immobiliare. Ripeto che il prezzo era quello richiesto e contenuto in una perizia disposta autonomamente dal professore».


Il rogito e la plusvalenza

La trattativa «dopo molti mesi si è conclusa in maniera fortunatamente positiva – continua Kunz – quando grazie all’impegno importante della sua avvocatessa sono stati superati gli ostacoli tecnici. A quel punto, è stato individuato, dopo lavori di miglioria dell’immobile, un compratore fortemente interessato che ha provveduto a sua volta a rogitare non appena è stato giuridicamente possibile (i famosi 58 minuti). Compratore che era consapevole del prezzo pagato al professore e della continua crescita del valore delle case in Versilia. Il guadagno infine, risulta assai minore di quello riferito dal quotidiano Domani tenuto conto dei non lievi costi sostenuti per l’immobile, la alta tassazione sul reddito e sulla plusvalenza».

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