Saviano ricorda Purgatori col pensiero alla Rai: «Lui sapeva da che parte stare: lezione preziosa in un’epoca di codardi prudenti» – Il video

Il messaggio dello scrittore a 48 ore dalla “cacciata” dalla Rai dopo i funerali del giornalista a Roma

Erano tanti, tantissimi, i volti noti della tv e del giornalismo italiano che non sono voluti mancare all’ultimo saluto ad Andrea Purgatori, il giornalista e conduttore morto improvvisamente lo scorso 19 luglio i cui funerali si sono svolti questa mattina alla Chiesa degli Artisti di Roma. Insieme a tantissima gente comune, c’erano tra gli altri Massimo Giletti e Urbano Cairo, Diego Bianchi e Mogol, Massimo Gramellini e Roberto Saviano. Lo scrittore impegnato sul fronte antimafia non si è negato ai microfoni dei cronisti e, a 48 ore dalla cancellazione del suo programma (già registrato) dai prossimi palinsesti Rai, ha consegnato un ricordo di Purgatori intriso di messaggi per il presente. Secondo Saviano, il più grande insegnamento da trarre dalla parabola del conduttore appena scomparso è che «fare il giornalista significa scegliere da che parte stare: lui lo ha fatto con rigore, passione e senza paura». «In una fase come questa, piena di codardi prudenti – ha aggiunto Saviano con un riferimento al veleno – è sicuramente una continua ispirazione: ecco perché sono fiero e grato di aver dialogato con lui, di aver imparato da lui».


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