Heather Parisi e il post contro la tesi del cambiamento climatico. «Fanno una cosa sola: impaurire»

La cantante di Cicale affida il suo pensiero sui social. «Questa estate anziché afa, ha portato finalmente una boccata di aria fresca, rispetto alle tre precedenti. E vi posso assicurare che io il caldo lo soffro tantissimo»

Si parla tanto di climate change e di ecoansia. A intervenire sul dibattito, in queste ore, a modo suo, è Heather Parisi, le cui posizioni sul vaccino contro il Covid-19 sono note. La showgirl ha scritto un lungo post su Facebook dove esprime le sue perplessità sull’allarme ambientale. «Dopo tre estati passate a cercare il modo per sopravvivere alle demenziali regole pandemiche – scrive – finalmente una estate in cui si torna a parlare di caldo. Una volta il caldo era sinonimo di bella stagione ed era relegato ai margini dei tg». «A giugno del 1981 – aggiunge – a Guidonia scrivevo Cicale ed il caldo era insopportabile. Ma quello era un caldo “normale”. Oggi è un caldo “assassino”. Quando sono arrivata in Italia nel 1978 in Sardegna, il caldo mi faceva letteralmente impazzire. Ma quello era il caldo delle estati normali, con i temporali». La cantante attacca quello che considera allarmismo mediatico: «Oggi il caldo percepito (da chi?) è estremo. Ma cosa significa estremo? Ce lo dice la tv. Estremo è praticamente tutto quello che accade. Quando non piove è allarme siccità, se piove, è allarme alluvione, se fa freddo siamo “attanagliati dal freddo” e se fa caldo è una ecatombe di morti. E se il tempo è normale si pensa che sia il preludio a qualcosa di brutto che sta per accadere. Oramai la tv e il mainstream fanno una cosa e una sola: impaurire». «Ma per me – conclude – questa estate anziché afa, ha portato finalmente una boccata di aria fresca, rispetto alle tre precedenti. E vi posso assicurare che io il caldo lo soffro tantissimo».


Il pensiero di Heather Parisi divide i suoi followers. Se in tanti la ringraziano per la schiettezza, altri non sono d’accordo con lei. «Sono sicura che puoi trovare un modo di reagire al declino del tuo successo, che non sia così deprecabile», scrive Rita. E ancora: «Avverta lei gli scienziati e i climatologi se dovesse sentire un caldo anomalo, mi raccomando».


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