Attacco con droni su Mosca: danneggiati due grattacieli – I video

Le autorità russe puntano il dito contro Kiev e dichiarano di aver respinto l’offensiva

Tre droni hanno colpito la città di Mosca, a 500 chilometri dal fronte della guerra con l’Ucraina, nella notte di domenica 30 luglio. Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo, che attribuisce l’attacco alle forze ucraine, uno di essi è stato abbattuto alla periferia della città, sopra il territorio del distretto di Odintsovo, mentre gli altri due sono stati neutralizzati «dalla guerra elettronica» e si sono poi schiantati contro due grattacieli del centro. «I droni ucraini hanno attaccato stanotte. Le facciate di due torri degli uffici della città sono state leggermente danneggiate», ha scritto su Telegram il sindaco Sergei Sobyanin. Nell’esplosione sarebbe rimasto leggermente ferito un addetto alla sicurezza. L’agenzia di stampa russa Tass riferisce che «sono stati distrutti i vetri del quinto e sesto piano dell’edificio IQ, di 50 piani, e così quelli dal primo al quarto piano nella torre Oko-2». Durante l’attacco è stato chiuso lo spazio aereo su Mosca e sono stati sospesi gli arrivi e le partenze di voli dall’aeroporto internazionale di Vnukovo, con gli aerei che sono stati indirizzati su altri scali. Il ministero della Difesa russo ha poi rivendicato di aver sventato, fa sapere la Tass, un altro massiccio attacco con droni in Crimea, 25 in tutto, «16 dei quali sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea, altri 9 sono stati soppressi dalla guerra elettronica». Diverse ore prima le forze armate ucraine avevano attaccato il ponte di Chonhar, che collega l’Ucraina alla penisola di Crimea occupata dai russi, come rivendicato dai militari di Kiev sul canale Telegram “Crimean Wind”.


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