Zaia: «Sul Pnrr è necessario correre, ne va della credibilità internazionale dell’Italia. Restituire i fondi? Una follia» – Il video

Il governatore della regione Veneto: «Per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno e alcuni progetti non vedranno mai la luce, e il conto lo paghiamo tutti»

«Sul Pnrr è necessario correre, diventerà l’elemento di lettura della reputazione e della credibilità di questo Paese in Europa e a livello internazionale». Sono le parole del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, a margine della festa della Lega Romagna a Cervia. E Zaia preme sull’acceleratore «Non esiste l’opzione di restituire i soldi del Pnrr, sarebbe una follia. Dobbiamo rimboccarci le maniche, lavorare pancia a terra e raggiungere l’obiettivo», perché «non possiamo fare la figura della pattuglia acrobatica». Ci sono infatti opere programmate da realizzare. E queso crea «un po’ di ansia e preoccupazione, perché se non vengono rifinanziate iniziative che sono già messe a terra, già contrattualizzate, diventa veramente un grosso problema». Ma la preoccupazione non riguarda solo il governatore veneto, bensì tutti gli amministratori locali.


«Per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno e alcuni progetti non vedranno mai la luce e il conto lo paghiamo tutti»

«Il fatto – prosegue Zaia – è che i sindaci vogliono una risposta e, in generale, tutti gli enti locali che hanno già fatto le gare, hanno già firmato contratti e che hanno impegni di diversa natura». Una risposta che i rappresentanti degli Enti locali richiedono «anche se il Governo precisa, attraverso la voce del presidente del Consiglio, che questo taglio di 16 miliardi verrà compensato con i fondi di sviluppo e coesione che ci sono. E se questo accade, il problema è risolto». E dov’è, dunque, il problema? Zaia lancia una frecciata sibillina: «Per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno. Abbiamo località e luoghi con amministrazioni che hanno messo nero su bianco progetti che non vedranno mai la luce o che arriveranno troppo tardi rispetto ai termini europei. E a causa di questo poi il conto lo paghiamo tutti».


La frecciata sull’Autonomia: «Quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci»

Non si tratta del primo dardo lanciato dal governatore veneto. Già, perché sempre nel corso dell’intervento, il “Doge” del Veneto ha parlato anche del disegno di legge Calderoli sull’Autonomia differenziata: «Se non arrivasse nella tempistica del 2024 vuol dire che abbiamo fallito come obiettivo. Ma non fallisce la Lega, fallisce il governo. Se non ci credi, non li firmi questi obiettivi. La Lega non può considerarlo un ‘di cui’. Sull’autonomia c’è un progetto chiaro, abbiamo firmato un contratto e va rispettato». E Zaia lancia, a modo suo, un chiaro monito: «L’Autonomia è nel programma di governo. Non fare l’autonomia significa venire meno a un patto. E quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci».

Video in copertina: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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