Reddito di cittadinanza, il ministero del Lavoro esorta le «159 mila famiglie a rivolgersi ai centri per l’impiego»

La nota del dicastero informa che, invece, altre 88 mila famiglie considerate «fragili» sono già state poste sotto l’attenzione dei servizi sociali

La fase di transizione è già iniziata per chi, in questi anni, ha potuto contare sul Reddito di cittadinanza e, a fine luglio, si è visto recapitare l’sms che informava della sospensione del sussidio. Oggi, primo agosto, attraverso un comunicato, il ministero del Lavoro, invita a «rivolgersi ai centri per l’impiego i 159 mila nuclei con componenti in età da lavoro compresa fra i 18 e i 59 anni che hanno ricevuto la notifica della sospensione del Reddito di cittadinanza». Mentre le altre 88 mila famiglie considerate «fragili», sono già state «avviate alla valutazione dei servizi sociali». Il governo preme affinché si rivelino efficaci i due strumenti a sostegno di chi ha perso il Reddito di cittadinanza, ovvero l’Assegno di Inclusione e il Supporto alla formazione e al lavoro. Sempre il dicastero del Lavoro, fa sapere che dal primo settembre «sarà regolarmente attiva la piattaforma Siisl, strumento che servirà per la gestione del Supporto alla formazione e al lavoro». La nota si conclude con l’annuncio che, nei prossimi giorni, si terranno nuovi incontri tematici e, «al fine di velocizzare il più possibile la presa in carico di tutti i potenziali beneficiari delle nuove misure», viene assicurato, «il ministero del Lavoro sta seguendo con attenzione il potenziamento della rete territoriale dei centri per l’impiego».


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