Verona, il pirata della strada che ha investito il 13enne resta libero. La procura: «Non si poteva arrestare»

«Non c’era flagranza di reato», spiega il procuratore di Verona, Bruno Bruni. Chris Abom è stato investito il 31 luglio a San Vito di Negrar

L’operaio 39enne che il 31 luglio scorso avrebbe investito il 13enne Chris Abom a San Vito di Negrar, nel Veronese, non poteva essere arrestato perché «non c’era flagranza di reato». Lo ha chiarito il sostituto procuratore di Verona, Bruno Bruni. «Se si fosse proceduto all’arresto sarebbe stato illegale – continua Bruni -. Al massimo si poteva valutare il fermo di pg. Ma, al 99%, anche questo non sarebbe stato convalidato». L’automobilista, autore dell’investimento, che ha piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza, è stato denunciato in stato di libertà. «I carabinieri – spiega il procuratore – hanno valutato che non vi fosse pericolo di fuga. Certo, si era allontanato dal luogo dell’incidente, ma era tornato a casa, non era scappato». Le forze dell’ordine sono arrivate a lui, grazie alle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso il 39enne mentre si recava al lavoro alla guida dell’auto con mezzo parabrezza sfondato e altri danni al cofano. Una volta raggiunto, l’operaio ha ammesso di essere stato alla guida dell’automobile – intestata alla madre -, ma non di aver investito una persona. La patente gli è stata ritirata, il veicolo posto sotto sequestro ed è stato denunciato per omicidio stradale, fuga dopo incidente e omissione di soccorso.


La squadra di calcio: «Era un ragazzo straordinario»

«Chris era un ragazzo con una passione straordinaria, sempre allegro e con il sorriso». Matteo Zanotti, presidente della Polisportiva Negrar, ricorda così il quasi 14enne morto ieri – martedì, 1 agosto – all’ospedale di Verona dopo essere stato investito da un’auto pirata che lo ha lasciato agonizzante sull’asfalto mentre tornava a casa. Zanotti spiega, inoltre, che «dalla prossima stagione Chris Abom avrebbe giocato nella squadra Under 15, che faremo come Real Valpolicella dopo la fusione con il Valgatara. Quindi ci sarà un nuovo presidente, ma quest’anno il ragazzo ha giocato con gli Under 14». Chris «è arrivato con noi fin dalla seconda elementare – aggiunge il presidente -. Ormai faceva parte delle nostre squadre giovanili da 5-6 anni. Ci era stato mandato dai servizi sociali del Comune, lo abbiamo accolto a braccia aperte e si era subito integrato benissimo». «Era un ragazzo solare che dava tutto e tutti lo cercavano. Era benvoluto e siamo tutti sconvolti da questa fine atroce», ha concluso Zanotti.


Tosi (Fi): «Inconcepibile sia a piede libero»

Per il deputato di Forza Italia, Flavio Tosi, «è una vergogna» che il pirata della strada che ha investito e ucciso Chris Abom sia «a piede libero; mentre mentre alcuni dei poliziotti di Verona accusati di maltrattamenti ancora da accertare rimangono agli arresti». Secondo Tosi la giustizia italiana «ha delle falle evidenti, per colpa dell’orientamento politicizzato di taluni (pochi) magistrati». L’omicidio stradale è «un reato grave», ha ricordato Tosi, secondo il quale «non ci sono dubbi sulla colpevolezza del soggetto. Ed è un reato gravissimo anche l’omissione di soccorso: è stato dimostrato che se Chris fosse stato aiutato, si sarebbe salvato. Il pirata della strada non è credibile quando afferma di non essersi accorto di averlo investito», ha concluso il deputato Fi.

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