La legge sull’oblio oncologico e la regola dei 10 anni: «Così non potrò adottare un bambino»

L’influencer Carolina Marconi ha avuto un cancro al seno. Ora è guarita. Ma…

La legge sull’oblio oncologico approvata all’unanimità alla Camera è una svolta mancata. Perché costringe i malati ad aspettare dieci anni dopo la guarigione prima di tornare alla vita normale. E impedisce a chi ha avuto un tumore di riprendersi la sua vita e la sua normalità. A dirlo è Carolina Marconi, ex concorrente del Grande Fratello che ha avuto un cancro al seno e adesso ha il sogno di diventare madre. Ma non può, o meglio non potrà subito. Perché proprio la legge le impone di aspettare dieci anni dalla guarigione prima di poterlo fare. In un commento su La Stampa Marconi spiega che è rimasta per nove ore in sala operatoria e ha vissuto per mesi con una cannula lunga 41 centimetri in vena. «Ho perso i capelli, non ho dormito notti intere per la nausea, il caldo, il dolore alle ossa. Sono stata così debole da non riuscire ad alzarmi dal letto», spiega.


La guarigione

Ma la scoperta peggiore è arrivata dopo: «Ho scoperto che se per i medici il tumore non c’è più, per lo Stato resti ancora bloccata in quel limbo. Non puoi riprendere con la vita perché certe cose tu, ex malato oncologico, non le puoi fare». Marconi racconta di aver scoperto la malattia perché stava cercando di avere un figlio con il suo compagno. «La malattia ha cancellato ogni possibilità di diventare madre. Per tutti i mesi di chemio e durante ogni intervento ho continuato a pensare che nel mio dopo ci sarebbe stato un bambino. Lo Stato però non è d’accordo. Avrei tanto amore da donare a un figlio ma sono un’ex paziente oncologica e non posso adottare un bimbo. Ho problemi a ottenere mutui e prestiti, a stipulare assicurazioni sulla vita. E come me un milione di persone. Siamo tanti e credo di non sbagliare a dire che tutti desideriamo solo guardare avanti».


Dieci anni

La legge che ha approvato la Camera «è una condanna a morte per 10 anni. Dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti, dopo 10 anni questa legge ti dichiara finalmente guarita. Se solo dopo 10 anni chi guarisce da un cancro riacquista i diritti, per 10 anni resta marchiato e discriminato». Infine: «Abbiamo fatto un passo avanti ma non basta e speriamo che al Senato ci siano le condizione per migliorare questa legge. Continuerò a battermi affinché gli ex malati siamo tutelati e non discriminati».

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