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Russia, abbattuti due droni diretti a Mosca: «Sventato attacco terroristico di Kiev». Agli arresti un “sabotatore” in Crimea – Il video

Eesplosioni nel distretto di Dzhankoy e intervento della difesa aerea

Due droni diretti verso Mosca sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea russi. Ad annunciarlo è il sindaco della Capitale, Sergey Sobyanin, citato dall’agenzia di stampa Tass. «Due droni hanno tentato di sorvolare la città. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all’autostrada di Minskoe», spiega il primo cittadino. Stando a quanto riferisce, al momento, non risultano feriti. Parla di «tentato attacco terroristico di Kiev, messo in atto con velivoli senza pilota sul territorio della regione di Mosca». Intanto, questa mattina 9 agosto, sono state avvertite alcune esplosione nel distretto di Dzhankoy, nella Crimea annessa. Poco prima era scattato un allarme aereo e il traffico sul ponte di Crimea era stato temporaneamente bloccato.


In Crimea è stato arrestato dall’Fsb (Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa) un sabotatore accusato di aver «fatto saltare in aria un gasdotto su istruzioni dei servizi speciali ucraini». Si tratta di un uomo russo nato nel 1980 coinvolto – scrive l’Fsb – «nella realizzazione di un atto di sabotaggio e terrorismo presso l’impianto di infrastrutture energetiche della Repubblica di Crimea». Secondo le ricostruzioni dell’intelligence di Mosca, infatti, era stato reclutato da Kiev, addestrato al sabotaggio e poi inviato in Crimea. Ora i servizi russi lo accusano di essere il responsabile dell’esplosione dello scorso 23 giugno di un gasdotto del vilaggio di Koreiz. L’Fsb dichiara intanto di aver trovato nel garage dell’uomo «un esplosivo al plastico di fabbricazione straniera “S-4” del peso di due chilogrammi e sono stati sequestrati due detonatori elettrici per scopi militari».

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