Parla il benzinaio della verde a 2,7 euro al litro: «Sono io la vittima: vogliono farmi fallire»

Punta il dito contro la compagnia petrolifera che gli ha imposto un prezzo altissimo per un contenzioso Stefano Vitale, deluso anche dal governo che accusa i benzinai di speculazione

È diventato suo malgrado il simbolo del boom dei prezzi di benzina e diesel il gestore della stazione di servizio sulla A8 Milano-Varese, dove il prezzo della super al self-service è schizzato a 2,722 euro al litro. Una cifra doverosa spiega Stefano Vitale a La Stampa, vista la situazione in cui si trova: «Non è che un gestore impazzisce all’improvviso e alza i prezzi. La società petrolifera, essendo in causa con me e non riuscendo a buttarmi fuori, vuole farmi fallire. Il modo più facile allora è alzarmi i prezzi». Davanti quel tabellone diventato in poche ore popolarissimo su siti e social è intervenuta anche la Guardia di finanza, impegnata in diversi controlli nella settimana di Ferragosto tra i gestori delle pompe di benzina: «È venuta ieri sera e stamattina – spiega Vitale – Ho fatto vedere che la benzina verde mi viene venduta a 2.409 euro, cioè un prezzo notevolmente già più alto del prezzo nazionale che è 2.109. e che poi mi viene detto di venderla a 2.009. Mi dica lei a quanto devo venderla allora, se già sono sceso a fare un milione di litri, quando questo impianto ne faceva 10, è chiaro che devo farla pagare 2.7 per coprire tutte le spese di gestione, compresi i 6 dipendenti». Nel pieno delle polemiche su caro prezzi, il benzinaio spiega di essere lui la vittima, oltre che gli automobilisti: «Io sono vessato. Le ripeto che ho già dato tutta la documentazione alla Guardia di finanza, che ha visto che ci sono queste anomalie. Parliamo di un prezzo di vendita al cliente inferiore al prezzo di acquisto, una cosa mai vista. Ma io dal canto mio sono a posto. Espongo i prezzi, li aggiorno sempre. Però io sono due anni che sono in causa con loro che continuano ad aumentarmi il prezzo». E l’amarezza per il benzinaio aumenta alla luce delle dichiarazioni del governo e delle decisioni prese per calmierare i prezzi dei carburanti: «Mi aspettavo cose diverse da questo governo, anche perché l’ho votato. Ma soprattutto sono le dichiarazioni sulle speculazioni che fa il ministro Urso che sono incredibili. Ma quale speculazione? Il prezzo è libero. Per assurdo, non fossi in questa situazione e volessi vendere la verde a 2.8 euro, chi me lo dovrebbe impedire? Il cliente può scegliere. Dopodiché ogni gestore intelligente sa che aumentare i prezzi fino a questo punto fa calare le vendite. Io però sono costretto per stare in piedi».


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