Caro benzina, il Codacons annuncia l’esposto: «Rischio aggiotaggio, ci rivolgeremo a 104 Procure in tutta Italia»

«Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari per capire se vi siano possibili manovre speculative», ha spiegato il presidente Carlo Rienzi

Nei giorni del ponte e dell’esodo di Ferragosto i prezzi della benzina sono schizzati, anche a 2,7 euro al litro, e a poco sono serviti i cartelloni con l’indicazione del prezzo medio del carburante, esposti dall’1 agosto. Una misura voluta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfonso Urso che oggi, 16 agosto, ha sottolineato come «il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania». In due settimane, in concomitanza con le partenze degli italiani in vacanza, il costo al litro della benzina è aumentato di 4 centesimi mentre quello del diesel di 7 centesimi. Il Codacons, tramite il suo presidente Carlo Rienzi, ha così annunciato di voler presentare un esposto presso 104 procure della Repubblica perché vigili sui prezzi e sulle motivazioni del rincaro. «Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio», ossia l’alterazione fraudolenta dei prezzi, per «capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini».


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