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L’odissea della mensa di Bankitalia, dopo il coleottero spunta una cimice nel piatto: «Ci spiano?»

Cresce la protesta tra i dipendenti della Banca d'Italia anche per chi ha provato a mangiare con famiglia alla mensa del Centro sportivo, dove ai più piccoli è stato rifilato un pasto per adulti. Senza parlare delle condizioni della frutta

Il sospetto che alla mensa della Banca d’Italia qualcuno abbia intenzione di introdurre un nuovo menu a base di insetti si fa sempre più concreto tra i dipendenti, ai quali di certo non manca l’ironia. Anche dopo aver trovato una cimice «verde prato» in un piatto di bieta «cotta, probabilmente insieme all’insetto», spiegano i sindacalisti del servizio banconote, ormai veterani di avvistamenti orripilanti nei loro piatti: «Forse la banca ci spia?». Lo scorso giugno era stata la volta degli spinaci, anche quelli probabilmente cotti assieme all’ospite inaspettato, in quel caso un insetto molto simile a uno scarafaggio che si era fatto largo tra le offerte della mensa Pellegrini. Dopo quell’avvistamento, la società che gestisce la mensa aveva avviato un’indagine interna «da cui è emerso – dicono i sindacalisti di Bankitalia – che l’insetto non era uno scarafaggio, bensì un coleottero Carabide che vive abitualmente nei terreni agricoli. Pertanto l’insetto sarebbe rimasto intrappolato all’interno della verdura raccolta per poi rimanere intatto nel cubetto di congelamento durante la produzione della verdura. Quindi la Pellegrini ha intensificato i controlli durante la preparazione dei pasti, facendo anche un’ispezione visiva più oculata durante la somministrazione delle pietanze».

La cimice «verde prato» trovata nel piatto di bieta alla mensa di Bankitalia

Le ispezioni visive però evidentemente non sono bastate. E il malcontento dei dipendenti cresce anche per i disservizi alla mensa del Centro sportivo, di cui usufruiscono i partecipanti del centro ricreativo estivo con figli. Dopo un breve periodo in cui il servizio era stato affidato a un bar del centro «con particolare cura», dallo scorso 31 luglio spiegano i sindacalisti «la mensa di via Tuscolana ha ripreso la fornitura dei pasti per i bambini presenti ai corsi con il risultato che 11 di loro non hanno ricevuto il pasto e ai restanti è stato presentato un riso in bianco senza condimenti, mozzarelle servite in busta , e bocconcini di pollo: un pasto per adulti e non bimbi di 3 o 4 anni… Per frutta: Pesche ammaccate, ovvero gli scarti della mensa di via Tuscolana!». A cosa sarebbero dovuti questi disservizi? Il sospetto di alcuni dipendenti di Bankitalia raccolti dai sindacalisti punta il dito sul contratto in scadenza con la società «che sta facendo dei ritocchi a scapito dei fruitori del servizio». La battaglia sindacale non si ferma neanche in estate, spinti dai pochi ma determinati dipendenti rimasti in servizio. E così come successo dopo il primo episodio, anche in questo caso le segnalazioni sono partite dirette agli uffici di Asl e Carabinieri del Nas.

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