Il climatologo che restringe l’accesso ai suoi social per gli attacchi dei negazionisti: «Mi chiamano meteo-terrorista»

Luca Lombroso annuncia un semi-addio dopo gli insulti

«A causa degli attacchi subiti, aggiornamenti temporaneamente sospesi. Nella pagina pubblica, posterò link con commenti bloccati». Questo è il messaggio ferragostano su Facebook del climatologo e divulgatore Luca Lombroso, responsabile tecnico dell’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore). Lombroso ha annunciato un semi addio ai social dopo esser stato preso di mira dalla gogna di insulti online da “negazionisti” del cambiamento climatico. Perché, come ha detto in un’intervista al Resto del Carlino, è stato definito «un meteo-terrorista». Dopo la collaborazione con la trasmissione Che tempo che fa il climatologo è diventato un personaggio molto conosciuto. E l’altra faccia della medaglia è stata anche l’onda di insulti che l’hanno travolto online.


L’odio sul clima

«Per fortuna minacce vere e proprie no», spiega. «Ma questo termine, meteo-terrorismo, è improprio anche nei confronti di chi fa una meteorologia condita da clamore e urla, come capita in certi siti commerciali. Purtroppo, paghiamo anche per queste persone. Io oppongo a chi lancia queste accuse che è il clima a essere diventato catastrofista. Gli eventi lo dimostrano. Chi lo dice a voce alta viene additato come Cassandra, ma ci si dimentica che Cassandra pronosticava sventure che poi si sono avverate. Mi hanno accusato di essere al soldo dei servizi segreti e della Cia (io che sono stato obiettore di coscienza). E ne sono comparse altre veramente eccessive, tipo nazista e fascista. Le ho tolte subito. I commenti saranno riaperti nei miei prossimi post, purché non contengano offese a me e neanche ad altri. Bisogna mantenere un tono di discussione civile e scientifico».


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