Spagna, una socialista presidente del Congresso. Il passo in avanti di Sánchez verso il nuovo governo – Il video

«Ecco che cosa succede quando nel centrodestra ci si divide», ha commentato la Lega dall’Italia dopo l’elezione della socialista Fancina Armengol

Con la maggioranza assoluta di 178 voti a favore su 350 totali, la socialista Francina Armengol – ex governatrice delle Isole Baleari – è stata eletta nuova presidente del Congresso dei deputati spagnolo. Decisivo il sostegno dei sette deputati di Junts per Catalunya, la coalizione secessionista catalana di cui fa parte anche l’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, e di Esquerra Republicana. Anche se sia Junts che Erc hanno precisato che l’accordo raggiunto sul nome di Armengol è limitato solo ed esclusivamente alla presidenza del Congresso, il voto di oggi si qualifica come un importante passaggio che facilita la formazione di un nuovo esecutivo di coalizione guidato da Pedro Sanchez. In caso contrario, il rischio sarebbe stato una ripetizione delle elezioni. L’incarico di presidente del Senato spagnolo ora è, invece, nelle mani del popolare Pedro Rollán, l’esponente del partito di centrodestra che ha ottenuto la carica grazie ai voti della propria formazione, che ha la maggioranza assoluta in questa Camera. Una votazione, quindi, senza sorprese.


L’amarezza della Lega: «Ecco cosa succede se ci si divide»

Iniziano ad arrivare le prime reazioni in Europa. E in Italia non tarda il commento amaro della Lega che in una nota scrive: «Ecco cosa succede in Europa quando nel centrodestra si mettono veti e ci si divide: vince la sinistra nonostante abbia meno voti». Mentre il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega), su Twitter fa le sue congratulazioni a Rollàn: «Buon lavoro al nuovo presidente del Senato spagnolo. Sono certo che la sua elezione aiuterà a rafforzare ancora di più la collaborazione e il confronto tra le Camere alte dei nostri Paesi e la propensione a rappresentare le autonomie territoriali».


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