Il lato oscuro delle vacanze in Albania: ombrelloni ammassati, prezzi alle stelle e il pos «visto come il diavolo»

Le testimonianze dei turisti italiani che raccontano Tirana: «Un gazebo? Anche 200 euro»

L’Albania è diventata la meta per le vacanze preferita dagli italiani. Mare stupendo, tranquillità e soprattutto prezzi bassi. Ma questa è solo una delle facce della medaglia. «Raggiungiamo Pulëbardha Beach dopo un lungo percorso a piedi, più di un chilometro di strada sterrata in discesa. E lo scenario che abbiamo davanti agli occhi, guardandolo dell’alto, effettivamente ci lascia a bocca aperta, perché il mare era bellissimo. Quando siamo arrivati però in spiaggia, siamo rimasti senza parole», inizia così il racconto di Flavia, una turista che è stata in Albania per Ferragosto. «Abbiamo chiesto un ombrellone e due lettini e ci è stato risposto che se avessimo pranzato al ristorante della spiaggia il prezzo sarebbe stato di 2500 lek (circa 25 euro) mentre senza pranzo di 3000 (30 euro). Ma da quando i prezzi variano in base a questa scelta?», prosegue.


Ombrelloni ammassati e lunghe attese

Non è tutto oro quel che luccica (da lontano). «Ombrelloni ammassati l’uno sull’altro, si vede che – continua il racconto deluso della turista – cercano di sfruttare al massimo queste strutture nel bel mezzo della natura. Noi alla fine abbiamo deciso di pranzare al ristorante, pagando 5 euro in meno per l’ombrellone e i lettini. Ma anche al ristorante regnava il caos. Tanto che avevamo ordinato anche un’orata ma alla fine abbiamo chiesto di non portarla perché stavamo aspettando da troppo tempo». Quella di Flavia è solo una delle tante testimonianze, citate da Il Gazzettino, che demoliscono quanto idealizzato finora sull’Albania come miglior meta per trascorrere le vacanze.


«La realtà non è quella che raccontano gli influencer»

Non solo lettini e ombrelloni. Gli stessi ristoranti sfruttano l’aumento dei turisti per far schizzare i prezzi. Quelli meno conosciuti hanno ancora dei costi accessibili, e più bassi di quelli d’Italia, ma quelli più famosi e le mete più scelte hanno tariffe spropositate. C’è chi parla di un caffè a 4,50 euro e chi si è sentito chiedere fino a 200 euro per un gazebo. E sui social iniziano a crescere le lamentele di persone rimaste deluse. «Sponsorizzato ovunque da video fatti da “influencer” ma la realtà è completamente diversa. Spiagge piccole piene di ombrelloni e sdraio ovunque, ghiaia al posto della sabbia portata da appositi camion, acqua torbida, moto d’acqua che corrono a destra e sinistra tutto il giorno con annessa puzza di gas. E ancora maleducazione, guidano male e c’è sempre traffico». E ancora: «Prezzi alle stelle neanche fossimo a Miami, sporcizia ovunque e strade dissestate. Un incubo», scrive un’utente social. A farle fa eco un altro utente: «Il pos è visto come il diavolo, prezzi molto più alti delle aspettative, a Ksamil un ombrellone e 2 lettini li abbiamo pagati da 25 a 50€ al giorno. Non torneremo mai più».

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