«A maggio i Paesi Bassi hanno annunciato che avrebbero addestrato il personale militare ucraino per il dispiegamento di aerei F-16. Oggi possiamo annunciare che Paesi Bassi e Danimarca si impegnano a trasferire tali F-16 in Ucraina, non appena saranno soddisfatte le condizioni necessarie. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con gli Stati Uniti e gli altri nostri partner internazionali». Sono le parole del premier olandese Mark Rutte, nel corso della una conferenza stampa congiunta con Volodymyr Zelensky, presso una base aerea militare di Eindhoven. Il presidente ucraino è volato a sorpresa in Olanda dopo la visita di ieri – sempre non preannunciata – in Svezia. Rutte ha poi aggiunto: «Questo è il passo successivo nel nostro sostegno all’Ucraina. Un passo a lungo termine, che invia un segnale chiaro: che continueremo a sostenere l’Ucraina con tutto quello che è necessario e per tutto il tempo che sarà necessario: sostegno militare, aiuti umanitari e sforzi di ricostruzione». Il presidente ucraino, ringraziando, ha esultato: «Decisione storica, oggi abbiamo fatto un altro passo per rafforzare lo scudo aereo dell’Ucraina con gli F-16. Questi jet saranno utilizzati per tenere lontani i terroristi russi dalle città e dai paesi ucraini. Il presidente Rutte ed io abbiamo raggiunto un accordo sul numero di F-16 da trasferire in Ucraina una volta che i nostri piloti e ingegneri avranno completato il loro addestramento. Si tratta di 42 jet. E questo è solo l’inizio. Grazie, Olanda!».
Il via libera degli Usa
Lo scorso 18 agosto, Paesi Bassi e Danimarca hanno confermato di aver ricevuto il via libera dagli Stati Uniti per consegnare all’Ucraina gli F-16 prodotti negli States e in dote ai rispettivi arsenali militari dei due Paesi. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha confermato che Washington approverà il trasferimento da parte di terzi di aerei da combattimento F-16 fabbricati negli Stati Uniti in Ucraina solo dopo che i piloti ucraini avranno completato l’addestramento. «Gli Stati Uniti sono al lavoro a stretto contatto con i paesi dell’Unione europea e su tutti gli elementi del programma di formazione, inclusi i manuali», ha affermato Sullivan. Nella giornata di ieri, 19 agosto, il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha confermato che i piloti ucraini hanno iniziato gli addestramenti, specificando però che ci vorranno almeno sei mesi per completare la preparazione anche degli ingegneri e del personale tecnico dell’aviazione. Lo stesso giorno, il ministero della Difesa danese ha dichiarato che l’addestramento sarebbe iniziato alla fine del mese di agosto, in collaborazione con la «coalizione di jet da combattimento» composta da 11 paesi della Nato. Nello specifico gli addestramenti si svolgeranno in Danimarca e in Romania.
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