Bari: il dramma della Geo Barents con a bordo minori vittime di soprusi e violenze. Tajani: «Stiamo lavorando a una distribuzione più equa»

La più giovane è una ragazza di 15 anni che ha attraversato da sola la Mauritania, l’Algeria e la Tunisia subendo stupri e patendo la fame

43 minori su 55 persone migranti. È questo il carico umanitario che la Geo Barents ha raccolto in mezzo al mare e fatto sbarcare ieri a Bari dopo tre giorni di navigazione. La più giovane è una ragazza di 15 anni, fuggita per non subire mutilazioni sessuali e diventata poi vittima delle violenze della guardia di frontiera. Secondo quanto riferito dall’equipaggio di Medici Senza Frontiere (Msf), ha raccontato di aver attraversato da sola la Mauritania, l’Algeria e la Tunisia subendo stupri e patendo la fame. C’è poi un 16enne, scappato dalla guerra che attanaglia il Sudan per evitare di imbracciare le armi. Ha trascorso la prigionia nei campi libici a suon di violenze: «È fuggito verso la Libia dove ha subito non soltanto violenze fisiche in un centro di detenzione ma, poiché non poteva pagare per uscire, è stato costretto al lavoro forzato», fa sapere Msf. Un altro sbarco che si aggiunge agli innumerevoli avvenuti quest’anno. Stando ai dati raccolti finora, infatti, nei primi sette mesi del 2023 gli sbarchi sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: se nel 2022 sono stati 41.435, le ultime rilevazioni del Viminale ne contano 89.158 nell’anno corrente, segnando una variazione percentuale del 115,18%.


Il salvataggio migranti

Le tensioni con la guardia costiera libica

Durante il salvataggio della Geo Barents non sono mancate le tensioni: «Una motovedetta della guardia costiera libica si è avvicinata a una velocità molto alta e con manovre abbastanza aggressive. Per due volte, ha girato intorno a noi. Vicinissima. Poi, via radio, ci ha intimato di andare via e lasciare l’area», fa sapere la coordinatrice dei soccorsi, Fulvia Conte. «Ci trovavamo in un’area in cui, teoricamente, la guardia costiera libica ha l’obbligo di soccorrere imbarcazioni in difficoltà. Ma si tratta di acque internazionali e non possono intimare a una nave umanitaria di allontanarsi», aggiunge.


Migranti sbarcati a Bari

Tajani: «Stiamo lavorando a una distribuzione più equa»

«Va applicato quanto prima e se possibile implementato il memorandum europeo che destina 100 milioni alla Tunisia per affrontare questa crisi migratoria. Tutta l’Italia si sta caricando un peso che dovrebbe essere dell’intera Europa, e stiamo lavorando nella Ue per questo». Sono queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in merito al tema migrazioni. «Il ministero dell’Interno – aggiunge al Corriere della Sera – sta provvedendo a una più equa redistribuzione dei migranti, ma abbiamo anche intenzione di inserire meccanismi più stringenti ed efficaci per i rimpatri di chi non ha diritto di essere accolto. Lo faremo prestissimo».

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