«Se Vannacci vuole candidarsi, le porte della Lega sono spalancate», il messaggio del leghista Crippa al generale

L’apertura del vicesegretario del Carroccio in vista delle prossime elezioni Europee

È sempre più esplicito il corteggiamento della Lega nei confronti del generale Roberto Vannacci per una sua possibile candidatura alle prossime elezioni Europee. L’ultima apertura arriva dal vicesegretario leghista Andrea Crippa che a proposito di un possibile impegno politico del generale dice: «Se Vannacci dovesse decidere di candidarsi, le porte della Lega sono spalancate». A margine della festa di Affari italiani in corso a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, Crippa ha risposto ad alcune domande relative alle opinioni di Vannacci espresse nel libro autopubblicato Il mondo al contrario, spiegando che il militare «ha espresso il suo pensiero e va ascoltato. Da quello che è uscito sui media, l’80% di ciò che ha scritto lo condivido». A proposito poi della posizione tenuta dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che nei confronti del generale aveva subito chiesto un procedimento disciplinare, Crippa si smarca: «Dal punto di vista istituzionale non era opportuno l’intervento di Crosetto, ma penso che l’abbiamo fatto più da ministro della Difesa che da politico». Subito dopo l’esplosione del caso sul libro del generale, era stato il leader della Lega Matteo Salvini a mettersi in contatto con Vannacci. Il vicepremier sempre a Ceglie Messapica aveva raccontato di aver telefonato al militare «per esprimergli la mia solidarietà. Ho paura di un Paese in cui si decide a priori cosa sei può dire e cosa no». Ma entrando nel merito del contenuto del libro, Salvini aveva chiarito: «Non condivido le sue posizioni sui gay, perché non sono parole che competono a un ministro». Su Crosetto, il ministro dei Trasporti era stato più diplomatico: «Non sindaco le scelte di Crosetto, non mi permetto, però sono per la libertà di parola».


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