Arrestato per spaccio di cocaina, il gip lo assolve: soldi per le cure della moglie malata e gli studi del figlio

L’uomo ha raccontato di aver iniziato a vendere droga dopo essere stato licenziato. Il gip: «Le è stata offerta un’occasione, ora si trovi delle entrate lecite»

Aveva cominciato a spacciare droga dopo essere stato licenziato, nel disperato tentativo di riuscire a pagare le cure mediche alla moglie e consentire al figlio di andare a scuola. E per questo, il giudice ha deciso di assolverlo. Il protagonista della vicenda – raccontata dal Messaggero – è un uomo di 48 anni, arrestato a Roma lo scorso 26 agosto per spaccio di droga. Durante un controllo stradale, i carabinieri della stazione di Roma «Città Giardino» hanno trovato all’interno della macchina dell’uomo sette dosi di cocaina e 280 euro. Nelle chat sul telefono sono state trovate poi tutte le indicazioni su come e dove consegnare la partita di droga. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, l’uomo ha raccontato al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma il funzionamento della rete di spaccio di cocaina di cui era entrato a far parte. Il gip ha convalidato l’arresto del 48enne e ha accolto la richiesta di giustizio immediato. Per l’uomo la procura aveva chiesto 8 mesi di reclusione, mentre la difesa aveva puntato sull’assoluzione per la modica quantità della sostanza trovata in auto al momento dell’arresto. Alla fine, ascoltate le ragioni delle due parti, il gip ha deciso di accogliere la richiesta di assoluzione, non senza lanciare un avvertimento: «Mi auguro che con il sussidio di disoccupazione lei possa trovare delle entrate lecite per mantenere la moglie malata e il figlio che deve andare a scuola. È una occasione che le si offre, non potrà andarle sempre bene».


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