«Hanno nascosto il focolaio di peste suina». Indagati titolare di un allevamento e un veterinario nel pavese

La struttura con i capi contaminati si trova a Zinasco. Entro 10 km dagli allevamenti sono vietate tutte le movimentazioni di suini

Il titolare di un allevamento di suini di Zinasco, nel Pavese, e un veterinario dell’azienda sono indagati dalla Procura di Pavia con l’ipotesi di reato di non aver segnalato i primi casi di morti sospette di animali che si sono verificate all’inizio di agosto, provocando così un focolaio di peste suina. A darne notizia è oggi il quotidiano La Provincia pavese. I due sono già stati ascoltati dagli inquirenti. Gli allevamenti di suini che si trovano nei dintorni di quello dove si è verificato il contagio sono stati sequestrati. A Zinasco sono due i focolai di peste suina sino ad ora accertati. «Il livello di attenzione è altissimo e le strutture del servizio veterinario regionale sono al lavoro per monitorare costantemente la situazione», dichiarano in una nota dalla Regione Lombardia. Nella zona entro 10 km dagli allevamenti, in cui sono state riscontrate positività alla Psa, sono vietate tutte le movimentazioni di suini, sia in ingresso che in uscita.


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