Il no di Viktor Orbán a Kiev nella Nato: «L’unica via d’uscita è il ritorno di Trump»

Il premier ungherese è contrario all’ingresso di Kiev nella Nato: «C’era una maggiore possibilità di adesione nel 2007-2008, quando la Russia era più debole»

Viktor Orbán non è nuovo a distinguo “pesanti” rispetto al fronte comune Occidentale alla guerra in Ucraina. Durante un’intervista con l’ex conduttore di Fox News, l’americano Tucker Carlson, il premier ungherese ha ribadito come l’Occidente dovrebbe «raggiungere un accordo con la Russia sulla nuova architettura di sicurezza, che garantisca la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina», ma non «la sua adesione alla Nato». Per Orbán vi era una maggiore possibilità di un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica «nel 2007-2008, quando la Russia era più debole, ma poi la questione è stata rinviata e da allora Mosca è diventata più forte, quindi questa possibilità non esiste più». E poi ancora: «Non possiamo permetterci che il lungo confine tra Russia e Ucraina diventi un confine della Nato: ciò significherebbe una guerra immediata, un pericolo per tutti noi, anche per Washington», ha aggiunto il premier, ribadendo che una vittoria dell’Ucraina contro Mosca è «impossibile». L’unica via d’uscita dalla situazione attuale? «Il ritorno al potere dell’ex presidente Usa Donald Trump», conclude Orbán.


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