«L’Ucraina nella Nato se cederà territori alla Russia». Un caso le parole dell’uomo di Stoltenberg. Kiev: «Idea ridicola»

L’ira del consigliere di Volodymyr Zelensky dopo le esternazioni del capo di gabinetto del segretario generale dell’Alleanza, Stefan Jenssen

All’Ucraina potrebbe essere concessa l’adesione alla Nato «in cambio della cessione di parte del suo territorio alla Russia». Lo ha detto il capo dello staff del segretario generale dell’Alleanza, Stefan Jenssen, ad una tavola rotonda con i media norvegesi: secondo lui la decisione «potrebbe portare alla fine della guerra». Il capo di gabinetto di Jens Stoltenberg, citato dal quotidiano norvegese VG, ripreso da Unian e Tass, ha fatto sapere che «c’è un movimento significativo nella questione della futura adesione alla Nato per l’Ucraina. È nell’interesse di tutti che la guerra non si ripeta». «La Russia sta lottando enormemente militarmente e sembra irrealistico che possano conquistare nuovi territori. Ora è piuttosto una questione di cosa l’Ucraina riuscirà a riprendersi». Alla domanda di VG se è opinione della Nato che l’Ucraina debba cedere territori per raggiungere la pace con la Russia e la futura adesione alla Nato, Jenssen ha sottolineato che la discussione sul possibile status dopo la guerra «è già in corso», e che la questione di una cessione del territorio alla Russia è stata posta da altri. «Non sto dicendo che debba essere così. Ma questa potrebbe essere una possibile soluzione», ha concluso Jenssen. Tempestiva la reazione di Kiev, che tramite il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha fatto sapere come lo scambio di un territorio «per un ombrello» della Nato sia semplicemente «ridicolo». Per il funzionario ucraino l’ipotesi di Jenssen significherebbe «scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, incoraggiare un criminale globale (Putin, ndr), preservare il regime russo, distruggere il diritto internazionale e trasmettere la guerra ad altre generazioni», si legge su Twitter. «I tentativi di preservare l’ordine mondiale e di stabilire una “cattiva pace” attraverso, siamo onesti, il trionfo di Putin non porteranno pace al mondo, ma disonore e guerra», ha concluso il consigliere ucraino.


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