Infermiera uccisa a coltellate nell’androne del suo palazzo a Roma, i sospetti sulla lite con un ex

Gli inquirenti indagano sulle persone che la donna frequentava, ipotizzando che l’omicidio possa essere stato commesso da un suo ex compagno

Era un’infermiera di 52 anni la donna trovata morta alle 17 di oggi, 4 settembre, nell’androne di un palazzo in via Giuseppe Allievo, nel quartiere Primavalle a Roma. La vittima, Rossella Nappini, sarebbe stata uccisa a coltellate. All’addome aveva diverse ferite da arma da taglio. A dare l’allarme sono stati i condomini, due studenti, dello stabile in cui la donna viveva con la madre anziana. Il sospetto degli inquirenti della Squadra mobile, coordinati dalla pm Claudia Alberti, è che a ucciderla possa essere stato l’ex compagno della 52enne, un uomo nordafricano che al momento risulta irreperibile. Nappini aveva due figli, era infermiera all’ambulatorio dell’ospedale San Filippo Neri, dove lavora anche sua sorella. I vicini, scrive Repubblica, la descrivono come una persona «schiva, solo casa e lavoro». Nel 2018, in occasione del suo compleanno, su Facebook aveva chiesto per regalo una donazione per la «Casa delle donne per non subire violenza». L’amministratore del palazzo, Paolo Tedesco, ha spiegato che Nappini «viveva da qualche mese con la mamma, che ha 80 anni, perché non stava bene. L’ho incontrata solo due volte – dice Tedesco – mi è sembrata subito una persona perbene, ma non la conoscevo, non posso dire di più».


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