In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGDisinformazioneRussiaSanitàSvizzeraTumori

No! La Svizzera non ha privato la Russia di un farmaco antitumorale

06 Settembre 2023 - 13:35 Antonio Di Noto
Il ritiro del farmaco è stato imposto dal ministero della Salute di Mosca, e non si prevedono effetti sulla sanità del Paese

«La Svizzera priverà la Russia di un farmaco per la cura di molti tumori pediatrici». Così una notizia viene distorta in numerosi post su Facebook sempre più virali in queste ore che riprendono un messaggio apparso sul gruppo Telegram Donbass Italia, noto per diffondere contenuti filorussi. Il tutto parte da una notizia vera – l’uscita del farmaco dal mercato russo – sposta la responsabilità sulla Svizzera, lasciando intendere che il Paese elvetico stia colpendo intenzionalmente i civili russi malati di tumore. In realtà, le cose non stanno così: la Svizzera non ha ritirato un farmaco antitumorale dal mercato russo, il farmaco è stato ritirato dalla Russia, poiché rimaneva invenduto nella competizione con vari farmaci equivalenti alternativi.

Per chi ha fretta:

  • Un farmaco antitumorale è stato ritirato dal mercato russo poiché esistono diverse alternative equivalenti a cause delle quali rimaneva invenduto.
  • Secondo la narrazione filorussa, sarebbe stata la Svizzera a decidere di ritirare il farmaco per mettere in difficoltà i civili russi malati di tumore.
  • In realtà, la Svizzera non ha ritirato un farmaco antitumorale dal mercato russo il ministero della Salute russo ha deciso di ritirare il farmaco.

Analisi

«E poi i cattivi sarebbero i russi… Fonte: canale Telegram Donbass Italia. La Svizzera priverà la Russia di un farmaco per la cura di molti tumori pediatrici. Roche ha ritirato il certificato di registrazione del MabThera. Il farmaco è usato per il trattamento di: 1) Linfoma non-Hodgkin 2) Leucemia linfatica cronica 3) Artrite reumatoide 4) Granulomatosi. La pediatria russa dispone comunque di farmaci equivalenti La grande democrazia ed i grandi, grandi diritti umani dell’Occidente».

Questo è quello che si legge nella descrizione in uno dei post su Facebook (qui e qui altri esempi). Di seguito ne vediamo uno screenshot.

Il farmaco “ritirato” in Russia

Russia o Svizzera: di chi è stata veramente la decisione? Secondo Swissinfo, che ha contattato direttamente il gruppo farmaceutico Roche, lo stop è stato imposto dal ministero della Salute russo. La stessa cosa comunica l’agenzia stampa di Stato russa Tass, citando il viceministro alla Salute Sergey Glagolev. Stando a Lenta.ru, la scelta sarebbe da imputare Roche come sostengono i numerosi post su Facebook che distorcono la narrazione dell’evento. Per tagliare la testa al toro, è sufficiente consultare il comunicato ufficiale dell’amministrazione russa per smentire questa narrazione. Nel documento si legge:

«Il Ministero della Salute della Federazione Russa, in conformità con la lettera “a” del paragrafo 160 del capitolo X della Decisione del Consiglio della Commissione Economica Eurasiatica del 3 novembre 2016 N 78 “Sulle regole per la registrazione e l’esame dei medicinali Prodotti ad uso medico”, ha deciso di revocare (annullare) il certificato di registrazione del medicinale ed escludere il medicinale dal registro unificato (certificato di registrazione LP-N. (000358)-(RG-RU) del 13 settembre 2021, rilasciato di F. Hoffmann-La Roche Ltd., Svizzera)».

Il farmaco restava invenduto

Non ci sono dubbi, quindi, il farmaco è stato ritirato dalla Russia, su decisione del ministero della Salute. Va chiarito, però, che ad essere esclusa dal mercato è solo una delle versioni del medicinale, il Mabthera (principio attivo: rituximab) in soluzione sottocutanea dal 1.600 mg, normalmente destinato ai pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica. Resta sul mercato la soluzione da 1.400 mg e la versione concentrata da diluire e somministrare per iniezione sottocutanea in due dosaggi, riporta Tass. Infine, sullo stesso principio attivo si basano altri farmaci presenti sul mercato, prodotti sia dalla Russia che dall’India. La quota del Mabthera sul totale dei farmaci venduti contenenti rituximab si aggirava tra lo 0 e lo 0,5%. Per questo, si prevede che il ritiro non avrà alcun effetto sulla salute dei russi.

Conclusioni

Un farmaco antitumorale è stato ritirato dal mercato russo poiché esistono diverse alternative equivalenti a cause delle quali rimaneva invenduto. Secondo la narrazione filorussa, sarebbe stata la Svizzera a decidere di ritirare il farmaco per mettere in difficoltà i civili russi malati di tumore. In realtà, il ministero della Salute russo ha deciso di ritirare il farmaco.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti