G20, Lula pronto a spalancare a Putin le porte del Brasile: «Qui non sarà mai arrestato, siamo un popolo di pace» – Il video

Il presidente brasiliano guarda al vertice del prossimo anno e mette le mani avanti rispetto al mandato di cattura della Corte penale internazionale per crimini di guerra

Neppure il tempo di concludere i lavori del G20 di New Delhi, in India, ed è già ora di pensare all’edizione 2024. Location prevista: Rio de Janeiro, Brasile – l’altro gigante dei Brics tornato da poco meno di un anno sotto la guida di Lula. E se il raduno indiano si è concluso, secondo molti osservatori e senza dubbio per l’Ucraina, con l’impressione che il G20 abbia virato su posizioni più morbide con la Russia di Vladimir Putin, per il 2024 questa pare già una certezza. A giudicare dalle parole che il presidente brasiliano ha consegnato questa mattina all’emittente indiana Firstpost. Che succederebbe se Putin, ricercato dalla Corte penale internazionale dopo la condanna per crimini di guerra compiuti in Ucraina, si presentasse a Rio per il G20 del 2024? Niente di niente, ha assicurato Lula. «È certamente invitato. E se verrà in Brasile, non sarà arrestato. Non c’è modo che lo sia», ha detto il leader brasiliano alla giornalista indiana Palki Sharma. La Russia, ha spiegato con cura Lula, ospiterà il vertice dei Brics il prossimo anno, prima del G20 brasiliano, e «io ho intenzione di andarci, così come credo ci andranno anche il primo ministro indiano Modi e il presidente cinese Xi Jinping, e così i leader di Sudafrica, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, etc. Ci andranno tutti». E Lula non ha alcuna intenzione di non ricambiare l’invito con nessuno degli altri leader dell’asse dei Paesi (ex) emergenti. Quasi una questione di galateo diplomatico, insomma, per il leader brasiliano. «Li aspettiamo tutti qui, e sono certi che si sentiranno in pace. Perché qui in Brasile amiamo la musica, il Carnavale, il calcio, e soprattutto la pace. E ci piace trattare bene le persone. Dunque sono convinto che Putin potrà venire senza problemi». Ma davvero il mandato d’arresto della Cpi per la deportazione di migliaia di bambini ucraini non è un ostacolo a che Putin si goda la pace brasiliana, insiste la conduttrice? «No, finché ci sono io alla guida del Brasile le garantisco che non sarà arrestato».


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